TORINO > Torna a Torino dal 10 al 12 maggio Isole migranti – Esili urbani, la principale rassegna dedicata alla cultura sarda e mediterranea organizzata nell’ambito del “Salone Internazionale del Libro di Torino Off“.
I temi affrontati in questa edizione – la terza – sono quelli dei diritti, della violenza di genere, delle contaminazioni mediterranee. Storie mediterranee di esili, di opportunità, di mobilitazioni, di volontariato e di tradizioni.
Tre giorni di presentazioni, laboratori, concerti e proiezioni a cura dell’Associazione dei Sardi in Torino “A. Gramsci”, Babelica APS e Mescla (Università degli Studi di Torino), in collaborazione con Arci, Fasi e diversi enti del Terzo settore, l’ateneo di Cagliari, scuole, comunità migranti e mondo dell’editoria.
Un lungo fine settimana di appuntamenti dislocati tra il Polo del ‘900, il circolo A. Gramsci e lo spazio di Volere La Luna con la presenza di decine tra artisti, autori e animatori sociali che vivacizzeranno la città sotto la Mole con dibattiti, concerti, presentazioni, proiezioni, esibizioni, laboratori e degustazioni.
Tantissimi i nomi del panorama isolano e nazionale che parteciperanno nelle giornate in programma questo fine settimana.
«La rassegna è nata nel 2022 per far rivivere con la cultura e la lettura quegli spazi di socialità feriti dalla pandemia. In questi anni è diventata un’occasione unica per valorizzare il patrimonio culturale e sociale isolano nella capitale del libro.
L’instancabile dialogo tra università, associazioni ed autori è la principale caratteristica di questo lavoro corale che vive tutto l’anno e che permette con poche risorse di offrire un programma ricco di eventi, accessibile, inclusivo e gratuito» sottolinea l’ideatore della rassegna Francesco Pongiluppi, docente dell’Università di Torino e vice-presidente dell’Associazione Sardi in Torino A. Gramsci.
Si inizia venerdì al Polo del ‘900 all’interno della Fondazione Piemontese Antonio Gramsci con il volume sulla Turchia di Fulvio Bertucelli accompagnato dalla musica anatolica di Nihat Aksoy.
Si prosegue nella sede dei sardi di Torino in via Musiné con lo show cooking “L’arte dei culurgiones”, il concerto della cagliaritana Chiara Effe e la presentazione dell’ultimo libro dell’autrice Clara Murtas.
Il primo appuntamento di sabato è alle 17.30 con Giuseppe Seche dell’Università di Cagliari, autore di un libro sulla proiezione mediterranea della Sardegna nel Tardo Medioevo, che dialogherà con Enrico Laerte Corona.
Alle 18.30 Piergiorgio Pulixi presenterà il suo ultimo lavoro, edito da Rizzoli, in dialogo con Pasquale Ruju, direttore del Festival Dora Nera.
A seguire cena di contaminazioni mediterranee tra Sardegna e Kurdistan in compagnia della poetessa Pasqualina Deriu prima del concerto “Parlami d’amore. Musica e poesie da Istanbul al Salento” con Francesco Partipilo (sassofono e percussioni), Massimiliano Carrino (voce e chitarra) e Murat Cinar (voce narrante).
Domenica la rassegna ospiterà alle 11 Michele Rumiz, direttore di Slow Food Travel, che presenterà il suo libro-viaggio gastronomico sulla Turchia prima del laboratorio del formaggio a latte crudo curato da Rosario Decrù, tecnico caseario Parco della Alpi Cozie ed Emanuele Cardia, pastore ogliastrino trapiantato in Piemonte.
Alle 13 malloreddus alla campidanese, cannonau, musica e balli tradizionali sardi a cura del gruppo folk del sodalizio sardo-torinese.
Alle 16.30 la rassegna si sposta presso la sede di Volere La Luna in via Trivero 16 per la presentazione dell’ultimo libro di Pietro Pinna sulla presenza italiana in California in compagnia di Piera Genta di Onav Torino, l’organizzazione degli assaggiatori di vino che curerà una originale degustazione di vini californiani e della Nurra, quest’ultima rappresentata dalle Tenute Delogu.
Dopo il tour sensoriale spazio alla musica e alla letteratura con il reading musicale “Ti tiro una foto” di Renzo Cugis e Lele Pittoni prima del concerto di Matteo Leone, un percorso tra blues e jazz narrato in tabarchino dall’artista di Calasetta.
Alle 20 cous-cous popolare in compagnia di Massimo Carlotto per la prima presentazione pubblica di “Trudy”, appena uscito per Einaudi.
Grande chiusura in tema di contaminazioni mediterranee con l’anteprima nazionale del web-documentario “Anda, Torra e Ghorba” insieme agli autori Rosi Giua, fotografa e documentarista, e Raffaele Cattedra, geografo dell’Università di Cagliari, un progetto che fa luce su una storia dimenticata: gli italiani, tra loro molti sardi, vissuti in Tunisia per tanti anni che tornano a casa quando il paese nordafricano conquista l’indipendenza negli anni Cinquanta.
Dialogano con gli autori Nicola Melis dell’Università di Cagliari e Giuseppe Bonfratello del Centro di documentazione Labriola di Torino.
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