BITTI > Gran chiusura del carnevale, sabato e domenica a Bitti, con la sfilata allegorica e la seconda e ultima serata del “Festival parrocchiale dei ragazzi”.
Sabato 17 febbraio, alle ore 10, partendo da Piazza San Giovanni (Pratza ‘e Cocconeddu), i carri allegorici e i gruppi mascherati sfileranno per le vie del paese per arrivare in Piazza Giorgio Asproni per il carosello finale e dove, alle ore 13, è previsto il pranzo comunitario a cura della Polisportiva Bittese. La manifestazione, come tutti gli anni, è patrocinata dall’amministrazione comunale.
Domenica 18 febbraio, al cinema-teatro Ariston, con inizio alle ore 17, è in programma la seconda e ultima serata del “Festival parrocchiale dei ragazzi”, giunto quest’anno alla 56esima edizione; un record di longevità e di affezione dei cittadini bittesi verso questo irrinunciabile appuntamento, una vera e propria icona del “Carnevalone”.
La kermesse canoro-cabarettistica, ironica parodia del Festival di Sanremo, riscuote sempre un grande successo di pubblico, dai giovanissimi agli adulti, ed è organizzata, come di consueto, dall’associazione “Akimus” con il patrocinio dell’amministrazione comunale. All’evento parteciperanno le giovanissime promesse canore di Bitti, che si esibiranno nell’esecuzione di cover di brani famosi, alcuni veri e propri evergreen.
Le “ugole in erba” saranno accompagnate dai provetti musicisti della “Probania’s Band”, un’orchestra di 7 elementi che hanno pazientemente preparato i cantanti per la gara canora. Massimiliano Porcu(chitarra e voce), Giorgio Rusta(tastiere), Omar Bandinu(piano), Marco Serra(batteria), Ernesto Sanna(basso), Simone Pala(sax), Paqujto Farina(chitarra e voce). Special guest Bachisio Pira(voce), Veronica Dore(voce), Letizia Porcu(voce).
Non mancheranno le scenette e le gags comiche proposte dalla compagine teatrale dell’associazione Akimus.
La formula è sempre la stessa e d’altronde è proprio quello che ci si aspetta e gli addetti ai lavori non vogliono deludere le aspettative del pubblico. Il festival rappresenta, da quando esordì nel lontano 1968, un sano momento di aggregazione sociale, un target per tutte le età, per l’intera famiglia, per celebrare i riti del carnevale e godere appieno le gioie della festa comunitaria. L’obiettivo degli organizzatori in fondo rimane proprio questo: ritrovarsi tutti insieme, dai più piccoli agli anziani, accomunati dal canto, dalla musica, dal teatro e dal semplice e puro divertimento, fondato però su profondi valori sociali.
È con questo spirito, infatti, che il parroco don Totoni Cossu, come da tradizione, ha dato il via al festival nella serata inaugurale di domenica scorsa 11 febbraio. Sul palco dell’Ariston giovanissimi cantanti, presentatori, vallette ed estemporanei quanto empatici attori teatrali. La tenera età dei partecipanti, unita ad un disarmante candore e contagiosa gioia, tipica di chi deve cantare di fronte ad un pubblico, sono alla base degli scroscianti applausi e standing ovation che accompagnano ogni esibizione.
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