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Corpo forestale, progetti europei su energie alternative e nuovi incendi

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CAGLIARI. La Regione Sardegna partecipa, in qualità di partner capofila, a due progetti europei di cooperazione transfrontaliera denominati “MedStar” e “MedCopfire”, al quale prendono parte, oltre alla Sardegna, anche le Regioni Liguria e Toscana, la Corsica e le regioni francesi delle Alpi Marittime e Provenza-Alpi-Costa Azzurra.
Nell’ambito dell’attività del progetto, riferita alla “Formazione congiunta e scambi di esperienze per la definizione di modelli condivisi di gestione territoriale e degli incendi”, Il Corpo forestale ha organizzato una giornata di confronto con gli altri partner del progetto su “Energie alternative e nuovi incendi”, che si è svolta in agro di Bonorva, nelle struttura gestita dall’agenzia Forestas all’interno del parco comunale Mariani, e che ha visto la presenza dell’assessore regionale dei Lavori pubblici, Aldo Salaris, e del sindaco di Bonorva, Massimo D’Agostino.
Il tema dell’analisi delle criticità operative nella gestione degli incendi in aree caratterizzate dalla presenza di centrali eoliche e fotovoltaiche è stato introdotto dal direttore dell’Ispettorato forestale di Sassari, Giancarlo Muntoni, avendo come spunto l’incendio che, il 12 e il 13 luglio 2021, si era esteso all’interno del parco eolico di Bonorva ed era stato spento dopo due giorni di operazioni di lotta attiva. Un tema di notevole attualità e complessità, che è stata l’occasione per una riflessione sul nuovo regime di incendi emerso negli ultimi anni col diffondersi, in Sardegna e in tutto il bacino mediterraneo, di installazioni legate alle forme di produzione di energia elettrica da fonti alternative.

Muntoni ha rappresentato l’evoluzione della diffusione delle centrali eoliche e fotovoltaiche in Sardegna, soffermandosi sulle criticità connesse alle azioni e alle attività di spegnimento in caso di incendi. In particolare, sull’impossibilità di utilizzo funzionale dei mezzi aerei, sia ad ala fissa che ad ala rotante, che complica e rende ancora più difficile l’incisività delle azioni di spegnimento coi mezzi a terra.

Al dibattito hanno partecipato i rappresentanti dei partner progettuali: Protezione civile regionale, Regione Liguria (rappresentata dal responsabile della Soup regionale), Fondazione Cima (Centro internazionale in monitoraggio ambientale), Collectivité de Corse, Regione Toscana (rappresentata dal responsabile del Settore Antincendi), Università degli Studi di Firenze (Dipartimento di Scienze e tecnologie agrarie, alimentari e forestali), Cnr di Sassari e Università degli studi di Sassari. In seguito, si è svolto il sopralluogo sul sito dell’incendio, in località Su Monte, per verificare sul posto quanto discusso.

Durante l’evento, il personale Gauf (Gruppo azione analisi del fuoco) della Stazione forestale di Bonorva e dell’Ispettorato forestale di Sassari ha presentato, offrendo una dimostrazione pratica del suo utilizzo, il nuovo mezzo allestito dal Corpo forestale nell’ambito di un altro progetto comunitario (progetto “Medcoopfire”) e destinato ai gruppi Gauf del Corpo forestale, che nella prossima campagna antincendio saranno impegnati nelle tattiche di controfuoco e fuoco prescritto in opposizione ai grandi incendi.
A conclusione delle giornata, è emersa la necessità di rivolgere l’attenzione al tema incendi che interessano queste aree non soltanto nelle fasi di lotta, ma anche e soprattutto al tema della prevenzione cercando di sensibilizzare in merito le società di gestione degli impianti. Per esempio, attivando, nel periodo di grave pericolo di incendi, una squadra antincendio dotata di un mezzo allestito con modulo di spegnimento, in modo tale da intervenire con immediatezza in caso di sviluppo di un incendio all’interno di quelle aree.

 

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