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PUBBLICA AMMINISTRAZIONE – Ministro Zangrillo: “320 mila assunzioni in due anni”

Italia con dato più basso in EU nel rapporto tra residenti e lavoratori pubblici

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Di Sandra Marongiu

“Circa 320mila assunzioni in due anni”.

 

Lo ha dichiarato a “Il Messaggero”, il ministro per la Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo (nella foto).

 

Per quanto concerne i dipendenti della PA, l’Italia, registra il dato più basso nel rapporto tra numero di residenti e lavoratori pubblici: il 5,6% contro l’8,4% della Francia, il 7,8% dell’Inghilterra e il 6,8% della Spagna”.

 

La carenza degli organici è una realtà con cui molte amministrazioni, soprattutto quelle più piccole, devono fare i conti tutti i giorni.

 

“Con il decreto legge approvato in Consiglio dei Ministri e ora all’esame della Camera,- spiega Zangrillo- abbiamo previsto un piano di assunzioni, con l’obiettivo di potenziare la Pubblica Amministrazione e accelerare l’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

Il provvedimento prevede migliaia di assunzioni in diversi settori, con un’attenzione particolare alle opportunità per gli under 30. Numeri che vanno oltre al turnover per il quale abbiamo inserito circa 157mila persone nel 2022 e nel 2023 abbiamo come obiettivo quello di assumerne oltre 170mila. Sono 320 mila dipendenti in due anni”.

 

Il PNRR ha l’obiettivo di sostenere la ripresa economica e sociale del Paese dopo la crisi provocata dalla pandemia di Covid-19, ha bisogno di adeguate competenze e di motivazione: la stabilità del lavoro è un valore importante.

 

“Inoltre,- ha aggiunto il Ministro -i giovani chiedono di entrare in un’organizzazione che sia capace di valorizzare i talenti, di misurare il merito, di garantire un percorso professionale che faccia acquisire esperienze e che dia la possibilità di crescere, non solo a livello professionale”.

 

Dal primo gennaio 2023 è stato introdotto il portale “InPa”, piattaforma digitale attraverso la quale deve passare tutto il processo di selezione e assunzione del personale.

Per ora è applicato a tutte le amministrazioni centrali, dal primo giugno verrà esteso al resto.

Significa che tutto il processo, dalla pubblicazione del bando alla proclamazione dei vincitori, avverrà on line.

E poi anche dallo smartphone, con una App che verrà sviluppata in accordo con la Federico II di Napoli.

 

Il tutto si inserisce in una semplificazione delle procedure, avviata nella pandemia, che ha ridotto il tempo medio di svolgimento dei concorsi da 780 giorni a 169 giorni.

Per rendere più attraente ed efficiente la PA, non basta solo la competenza tecnica, ma occorre acquisire anche i cosiddetti soft skill.

Si tratta di competenze trasversali che permettono al lavoratore di affermarsi dal punto di vista relazionale, per l’atteggiamento propositivo, la capacità di lavorare in team e l’orientamento al problem solving.

In particolare la dirigenza deve essere capace di organizzare e valorizzare il capitale umano. A questo scopo è stata lanciata, dal Dipartimento Funzione Pubblica, la piattaforma Syllabus.

 

“Ciascun dipendente-ha concluso Zangrillo- sceglierà le materie di formazione e sosterrà un esame di ingresso per testare il suo livello.

Riceverà quindi dalla piattaforma un programma personalizzato di formazione, con anche momenti di verifica, compresa quella finale”.

 

Non sarà una formazione obbligatoria, ma verrà fortemente incentivata, perché conterà ai fini della valutazione individuale della performance annuale, con ricadute sulla carriera e la retribuzione.

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