“Io mi ricordo, 4 ragazzi con la chitarra e un pianoforte sulla spalla”.
E’ l’incipit di “Notte prima degli esami”, iconica canzone di Antonello Venditti che immortalò magistralmente, con versi e musica, quella che è una della tappe fondamentali della crescita scolastica, ma non solo, di milioni di giovani italiani.
Stamattina alle 8.30, oramai trascorsa la “notte fatidica”, si sono spalancate le porte per i 536mila ragazzi che in ogni angolo del Paese si cimenteranno con le sette tracce, identiche per tutti gli indirizzi di studio, della prima prova dell’esame di Maturità, lo svolgimento del tema di Italiano.
Moravia con un brano tratto da ‘Gli Indifferenti’ e Salvatore Quasimodo con ‘Alla nuova luna’ che fa parte della raccolta ‘La Terra impareggiabile’ sono tra le tracce proposte ai maturandi.
Ed ancora il brano ‘Elogio dell’attesa nell’era di WhatsApp’ tratto da un testo di Marco Belpoliti, ‘L’idea di nazione’ con un testo tratto da Federico Chabod, uno ispirato da Piero Angela ‘Dieci cose che ho imparato’
C’è anche un testo di Oriana Fallaci, ‘Intervista con la storia’ e per l’attualità una lettera aperta inviata nel 2021 dal mondo accademico e culturale all’ex ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, che invita a reintrodurre le prove scritte alla Maturità. La lettera fu scritta durante il periodo della pandemia.
In tutto sono 521.015 i candidati interni e 14.993 esterni, coinvolte 14.000 commissioni, per un totale di 27.895 classi.
Quest’anno l’esame torna alla formula pre-covid, con due scritti (3 in alcuni casi) e un colloquio.
Domani si replica, con il secondo scritto, differente in base al liceo o istituto.
Latino per il classico, matematica allo Scientifico.
E poi il colloquio orale, che dovrebbe partire da lunedì prossimo, dopo la correzione delle prove scritte.
“Forse cambiati, certo un po’ diversi, ma con la voglia ancora di cambiare”