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GREEN PASS – UE e OMS, “strumento di certificazione con valore globale”

"Obiettivo è garantire stessa libertà e sicurezza, ma a livello mondiale"

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Di Sandra Marongiu

L’Unione Europea e l’Organizzazione mondiale della sanità hanno stretto un accordo che renderà il green pass, ideato per il Covid, uno strumento di certificazione digitale con valore globale.

 

Il certificato digitale Covid è stato creato dall’Ue per superare i numerose certificati nazionali in materia di Covid-19, al fine di facilitare la mobilità all’interno dell’Unione, dopo i blocchi e le restrizioni diffuse negli anni della pandemia.

 

In Italia è stato utilizzato anche a fini interni, ma lo strumento è nato innanzitutto per superare il problema del mancato riconoscimento transfrontaliero dei test, per cui i viaggi all’interno dell’Unione erano diventati molto difficoltosi.

 

Il certificato Covid digitale, battezzato “Green Pass” in Italia, si basa su tecnologie e standard open-source (non soggette a brevetto).

Questa circostanza ha consentito il suo utilizzo anche da parte di Paesi fuori dal blocco europeo, che sono stati così in grado di rilasciare certificati basati sui criteri dell’Ue.

 

L’intesa con l’Oms ha l’obiettivo di garantire la stessa libertà e sicurezza, ma a livello mondiale.

 

“Basandosi sulla rete di certificazione digitale di grande successo dell’Ue, l’Oms mira a offrire a tutti gli Stati membri dell’Organizzazione sanitaria mondiale l’accesso a uno strumento sanitario digitale, che si basa sui principi di equità, innovazione, trasparenza, protezione dei dati e privacy”, ha annunciato Tedros Ghebreyesus, direttore generale dell’Oms.

 

Dall’inizio della pandemia l’Oms si è impegnata per definire le linee guida generali per questi certificati.

Per “rafforzare la preparazione sanitaria globale di fronte alle crescenti minacce per la salute”, l’Oms sta istituendo una rete internazionale di certificazione sanitaria digitale che si basa sul quadro e le tecnologie aperte dell’UE.

L’iniziativa fa seguito all’accordo firmato il 2 dicembre scorso dalla commissaria europea per la Salute, Stella Kyriakides, e Ghebreyesus per rafforzare la cooperazione strategica sulle questioni di salute globale.

 

“La partnership è un passo importante per il piano d’azione digitale della strategia sanitaria globale dell’Ue.

Utilizzando le migliori pratiche europee, contribuiamo agli standard sanitari digitali e all’interoperabilità a livello globale, a vantaggio dei più bisognosi”, ha affermato Kyriakides. “È anche un potente esempio di come l’allineamento tra l’Ue e l’Oms possa garantire una salute migliore per tutti, nell’Ue e nel mondo.

In qualità di autorità di direzione e coordinamento del lavoro sanitario internazionale – ha proseguito la commissaria -, non esiste partner migliore dell’Oms per portare avanti il lavoro che abbiamo avviato nell’Ue e sviluppare ulteriormente soluzioni sanitarie digitali globali”.

 

Soddisfazione anche da parte del commissario per il Mercato interno, Thierry Breton: “Con 80 paesi e territori collegati al certificato Covid-19 digitale dell’Ue, l’Unione europea ha fissato uno standard globale.

Il certificato Ue non solo è stato uno strumento importante nella nostra lotta contro la pandemia, ma ha anche facilitato i viaggi e il turismo internazionali.

Sono lieto che l’Oms si baserà sui principi di tutela della privacy e sulla tecnologia all’avanguardia del certificato Ue, per creare uno strumento globale contro future pandemie”.

 

L’OMS potrà facilitare in questo modo il processo di diffusione e convergenza dei certificati digitali, sfruttando standard comuni come pure la convalida delle firme digitali per prevenire le frodi.

L’Oms non avrà accesso ad alcun dato personale, che continueranno però ad essere dominio esclusivo dei governi.

 

“In questo mese di giugno informa la Commissione Europea in una nota, l’Oms adotterà lo schema di certificazione digitale Covid-19 dell’Ue per istituire un sistema che “contribuirà a facilitare la mobilità globale e a proteggere i cittadini di tutto il mondo dalle minacce sanitarie attuali e future.

Si tratta, specifica, del primo elemento costitutivo della rete globale di certificazione della salute digitale dell’Oms, che svilupperà un’ampia gamma di prodotti digitali”.

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