ROMA > Partendo dalla proposta del deputato nuorese, Pietro Pittalis, con il voto compatto della maggioranza di Governo è passato alla Camera il testo base della riforma della Giustizia, con la maggioranza che trova quindi l’accordo sullo “sblocco” della prescrizione.
Partendo dal “testo Pittalis” si ritorna quindi a quella sostanziale, che matura sulla base della gravità del reato, e da lì si partirà per sottoporre la proposta all’esame della commissione Giustizia della Camera.
Contrari Pd, M5s e Avs, mentre l’intesa tra Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia – con il sostegno di Azione Italia Viva stabilmente schierata con la maggioranza sulla giustizia – va in porto uno dei temi più scottanti e delicati di questa prima parte della Legislatura.
Il testo proposto da Pietro Pittalis sulla prescrizione cancella di fatto tutte le ultime riforme in materia, da quella del 2017, dell’allora ministro Orlando, in poi.
Quello approvato a Montecitorio è da sempre uno dei temi più cari a Forza Italia e arriva nel momento in cui il Governo incassa la fiducia alla Camera sul decreto omnibus sulla Giustizia, con 201 voti favorevoli, 125 contrari e 5 astenuti.
Il provvedimento, nato per rafforzare gli strumenti di indagine contro reati gravi, è stato modificato con una serie di innesti e paletti sulle intercettazioni dopo una delicata, ma infine fruttuosa, mediazione all’interno dei gruppi parlamentari di Fratelli d’Italia e Forza Italia.
Il “testo Pittalis” approderà ora a Palazzo Madama per il via libera definitivo.
