BRUXELLES > I Paesi dell’Unione europea non trovano l’accordo sulla proroga dei tempi per la spesa dei fondi Pnrr.
Tra i 27 Stati si sono formati due fronti contrapposti; da una parte quello di chi sostiene che lo strumento possa e debba avere un bis , dall’altra coloro che ritengono debba rimanere una un unicum.
All’ordine del giorno del vertice dei titolari dei dicasteri Finanze dell’Eurozona, al quale interverrà il Ministro Giancarlo Giorgetti, non si tratterà perciò il problema.
Sul Pnrr sinora sono stati approvati 27 piani con 57 richieste di erogazione e 232 miliardi di euro già liquidati.
Al summit la richiesta avanzata dall’Italia di modifica del piano con alcuni interventi di carattere tecnico.
Il Ministro Giorgetti, commentando l’aspetto legato alla “competitività”, ha dichiarato che “è necessario tenere i talenti in Europa e allentare i vincoli burocratici per utilizzare le risorse per l’innovazione”.
Dall’Eurogruppo al nostro Paese è stato invece rivolto un ulteriore appello e sollecito per la ratifica del meccanismo europeo di stabilità.