La Sardegna come mai è stata raccontata finora in un documentario cinematografico intitolato “We are Shardana”.
La casa di produzioni Sunfilms lo ha presentato durante la première ufficiale che si è tenuta al Cinema Ariston di Oristano, riscuotendo una calorosa accoglienza di pubblico e critica.
Diverse centinaia gli spettatori che si sono intrattenuti con il regista e i protagonisti nel dibattito che è seguito alla proiezione.
È stato un evento che ha coinvolto gli attori Elisa Pistis, Gisella Vacca e Giovanni Maccioni, accompagnati dal regista Christian Canderan e dall’autrice Chiara Errico.
Il film circuiterà durante il mese di novembre in tutta la Sardegna, utilizzando la stessa formula, proiezione e dibattito.
Sono in cartellone altre 12 date, tra città e paesi: Cagliari, Sassari, Bitti, Nuoro, Tempio, Gavoi, Ovodda, Tortolì, Alghero, Samassi, Uta e Ghilarza.
“We are Shardana” ha come protagonisti due attori agli antipodi: il giovane emergente Andrea Fornalè (Paolo) e la brillante Elisa Pistis (Maria Carmen). A chiudere la rosa attoriale i talentuosi Luciano Roman, Ketty Montagner e Guido Laurjni.
Il fil rouge narrativo è il viaggio di ricerca per la tesi di laurea di Paolo, un viaggio sull’isola nuragica che prenderà una piega inaspettata nel momento in cui il giovane incontrerà Maria Carmen.
La visione di “We are Shardana” permette di conoscere e/o riscoprire alcune creature leggendarie, sia sarde sia appartenenti ad altre antiche culture, europee, mediorientali e del nord Africa e di ammirare nel buio della sala cinematografica luoghi incredibili e suggestivi che si alterneranno a momenti onirici, apparizioni e flashback.
L’ispirazione per il soggetto è nata dai ricordi d’infanzia di giochi e divertimenti.
Dopo una ricerca sulle creature protagoniste delle favole e dei racconti del folklore friulano, veneto e sardo, che i nonni spesso narravano ai propri nipoti, l’autrice ha trovato ispirazione per la storia.
Chi non ha mai avuto un amico speciale con cui giocare? Chi da bambino non ha mai provato strane paure notturne al ritrovarsi solo al buio, intuendo la presenza di qualche mostro nell’armadio o sotto il letto?
Fate, giganti, spiriti malevoli rappresentavano l’emergere della coscienza umana su fenomeni che non potevano essere spiegati.
In passato, prima dell’evoluzione della qualità della vita, gli esseri umani vivevano in stretto contatto con la natura e la loro sensibilità favoriva una silenziosa convivenza con quelle particolari creature.
Tutto era più semplice e tranquillo ora invece, la frenesia del mondo moderno ha avvolto i nostri sensi, costringendoci in uno stato di perenne premura.
Siamo immersi nell’agire e nel possedere, tralasciando l’essenza della vita.
Infatti, grazie a Maria Carmen e alle sue narrazioni, Paolo riprenderà sempre più consapevolezza delle emozioni e delle sensazioni che negli anni aveva lasciato nel dimenticatoio.
La scelta di includere il folklore sardo nella ricerca è motivata dalla volontà di far conoscere un lato dell’identità della Sardegna poco nota, cercando di sfatare gli stereotipi che l’hanno caratterizzata nel corso del tempo.
Con dispiacere la realtà sarda viene spesso semplificata in termini di movida, spiagge, banditismo e porcheddu da persone che non hanno una reale conoscenza del territorio e che vengono influenzate da una comunicazione superficiale.
Purtroppo questa generalizzazione nel corso degli anni non ha subito un cambiamento radicale, rimanendo ancora un enorme ostacolo che impedisce di scoprire le meraviglie dell’Isola, che sono legate soprattutto alla storia e al sottile filo del mistero.
“We are Shardana”, a modo suo, desidera stuzzicare la curiosità per contrastare questo enorme pregiudizio e permettere a tutti di apprezzare la Sardegna a pieno.
La produzione ha coinvolto diverse province sarde, quella di Udine e la città di Bologna.
Alcuni set della città felsinea sono stati girati all’università, per le vie del centro e in storici locali quali il Pub Number Ten e l’Enoteca des Arts con la partecipazione degli studenti del Liceo “C. Boldrini” e della rock band Vegas On Bass.
Questo progetto è stato realizzato grazie al sostegno di numerose fonti, tra cui il Fondo Regionale per l’Audiovisivo del Friuli Venezia Giulia, la Fondazione Sardegna Film Commission – Fondo Location Scouting e la collaborazione di Film Commission Bologna – Cineteca di Bologna.
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