L’età dell’Universo, sino ad oggi stimata in 13 miliardi e 700 milioni di anni a partire dal “Big Bang”, potrebbe essere, in realtà, molto più grande, ed arrivare a circa 26,7 miliardi di anni.
Esattamente il doppio di quanto ipotizzato finora dagli astrofisici.
Ipotesi che farebbe luce su alcuni fenomeni sinora rimasti senza risposta, come ad esempio il mistero delle prime galassie, cosiddette ‘impossibili’.
Appena due anni fa, nel 2021, l’età dell’Universo era stimata in 13,797 miliardi di anni.
Tuttavia, la scoperta dell’esistenza di stelle e galassie primordiali, ha suscitato nuovi interrogativi e perplessità.
Come ad esempio quelle fotografate dal telescopio spaziale James Webb, distanti “solamente” 300 milioni di anni dal Big Bang, ma che ci appaiono molto più evolute, come se avessero un’età di miliardi di anni.
L’arco temporale per la formazione delle prime galassie osservate dal telescopio Webb potrebbe quindi essere molto più esteso; non centinaia di milioni di anni bensì diversi miliardi.
Nella foto, scattata dal telescopio Webb, “I Pilastri della Creazione”, colonne di gas interstellare nella “Nebulosa Aquila”
