Straordinaria scoperta, nella Biblioteca Diocesana di Monaco e Frisinga, di oltre 4000 pagine inedite di Hegel, massimo esponente dell’idealismo tedesco.
Noto per aver scritto tantissimo ma pubblicato altrettanto poco, questi scritti possono gettare nuova luce sul pensiero del grande filosofo di Stoccarda, il quale, nel corso della Storia, non è stato estraneo a pesanti fraintendimenti.
Non si tratta di autografi hegeliani, ma di appunti scritti da uno dei suoi primi allievi ad Heidelberg, Friedrich Wilhelm Carové.
Dei faldoni contenenti l’inestimabile lascito si sapeva già l’esistenza, ma Klaus Vieweg, docente all’Università di Jena e studioso, nonché autore della principale biografia su Hegel, riferisce di essersi lasciato guidare nella scoperta da un saggio filosofico di Bonn Willi Ferdinand Becker, nel quale l’autore suggeriva la presenza di scritti non ancora esaminati nella biblioteca del duomo di Frisinga.
Dopo aver restaurato, catalogato e digitalizzato tutto il materiale, Vieweg ha pensato che fra quelle pagine potesse esserci qualcosa di inedito, e bingo!
Un Hegel dalla prospettiva di un suo ascoltatore, che parla dell’importanza delle opere di Shakespeare, della differenza fra arte e religione, dei generi teatrali della Grecia classica, e ancora della Logica e della Metafisica da Aristotele in avanti, della libertà (forse uno degli argomenti più noti della sua produzione).
Un inedito sull’Estetica, disciplina a cui il filosofo dedicò buona parte del suo pensiero, ma di cui finora abbiamo potuto studiare il tessuto logico solamente attraverso gli appunti sulle sue conferenze di Berlino, appartenenti quindi al periodo della sua maturità; quelli di Heidelberg mostrano invece le idee primordiali, senza revisioni, di un percorso solo all’origine e perciò importantissimo.
Una felice scoperta che potrà cambiare il punto di vista del pensiero mondiale, e che potrà rimettere in discussione la complessità che lo ha sempre caratterizzato, perché, come scrisse lui stesso, “Tutto ciò che è noto, in quanto noto, spesso non è conosciuto”.
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