Sassari termina l’opera. In rimonta, con tre vittorie consecutive.
Proprio come l’anno scorso, quando eliminò Brescia da testa di serie #6 del tabellone.
E, come lo scorso anno, troverà Milano in semifinale.
La chiusura dei conti arriva con un break di 21-8 nel secondo periodo, in anticipo rispetto alle valanghe scatenate nel terzo quarto di gara-2 e gara-3.
Il +12 dell’intervallo lungo è un cuscinetto di margine sostanzioso, da poter gestire e amministrare nella ripresa.
E fondamentale per respingere l’ultimo, terribile assalto condotto in solitaria da Jayson Granger.
Capace di arrivare al tiro per la possibile vittoriaa poco più di due secondi dalla sirena.
Ousmane Diop conclude la sua serie stellare con un’altra prova maiuscola, dominando sotto canestro con energia, fame e muscoli.
La sua doppia-doppia da 19 punti e 10 rimbalzi piega la resistenza di Amedeo Tessitori e sbaraglia i resti sbiaditi di Mitchell Watt, retrocesso a un ruolo di back-up comprimario dalla panchina dopo le grandi difficoltà sofferte nelle ultime gare.
Mentre Diop guizza nel verniciato, è Filip Kruslin ad aprire il campo bersagliando senza sosta dal perimetro.
Il suo avvio infuocato da 4/4 dall’arco tampona l’ottimo avvio ospite e gli infonde sicurezza per continuare a martellare senza sosta: chiuderà a quota 22 con 6 triple complessive, entrambi season-high.
Chris Dowe, braccato dalla palla a due da una staffetta arcigna con Adam Mokoka e Jordan Parks, fatica a trovare feeling in avvio. Ma lascia arrivare lentamente la partita a sé.
Anche con i problemi di falli che lo limitano a soli 22 minuti in campo.
Piazzerà comunque 15 punti, 7 rimbalzi e 5 assist, con una serie di giocate importantissime nella ripresa.
Così come fondamentale è la scheggia impazzita Kaspar Treier, l’uomo in più dalla panchina, semi-infallibile con 11 punti (altro season-high) e 3/4 dalla distanza.
