Due scosse di terremoto molto forti, poco dopo le 7, sono state percepite nelle Marche, da Ancona a Fano e Urbino. La più forte è stata di 5.7 alle 7.07, poi un’altra di magnitudo 4 alle 7.12. Sono state localizzate dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia al largo della costa marchigiano-pesarese.
Come riportato dall’Ansa, sarebbero almeno una ventina le scosse di magnitudo superiore a 2 che si sono susseguite dopo la prima di 5.7 nella costa adriatica tra Fano e Pesaro. Dalla lista dei terremoti dell’Ingv risulta che la più forte è stata di punto 4, seguita da una di 3.8.
“I lampioni di illuminazione pubblica oscillavano come fuscelli, tutto tremava forte, una sensazione terribile e la gente si è riversata in strada”, racconta un abitante di Fano. Non ci sarebbero, secondo le prime informazioni, danni visibili sui palazzi ma ci sono fessurazioni e crepe in diverse abitazioni.
“Stiamo facendo controlli, molta gente è in strada e al momento non risultano danni ingenti però stiamo facendo tutti i controlli possibili su tutti gli edifici pubblici. Le scuole sono state chiuse in maniera precauzionale. C’è stato grande spavento perchè la botta è stata forte e quindi temiamo conseguenze”, racconta all’ANSA il sindaco di Pesaro Matteo Ricci.
Subito dopo la prima scossa la gente si è riversata in strada. Le sale operative hanno ricevuto “oltre 1200 telefonate, continua il monitoraggio della situazione sul territorio”, ha detto il governatore delle Marche Francesco Acquaroli. “Al momento non risultano danni gravi, sono in corso sopralluoghi”, ha aggiunto.
Ai vigili del fuoco sono giunte segnalazioni di crepe e fessurazioni nelle pareti di abitazioni. A Palazzo delle Marche, sede dell’Assemblea legislativa, sono caduti alcuni frammenti di intonaco negli uffici.
Al Pronto soccorso dell’ospedale regionale di Ancona sono stati una decina gli accessi per persone rimaste ferite nei momenti di fibrillazione, agitazione e paura: non si tratta di feriti in crolli ma di traumi minori su persone che stavano scappando dopo le scosse o di crisi di panico.
In diverse città delle Marche sono state precauzionalmente sospese le lezioni scolastiche e universitarie. In particolare a Fano, Pesaro, Senigallia e Ancona scuole chiuse le scuole di ogni ordine e grado. Anche l’Università resta chiusa.