CAGLIARI > La mancata convocazione e coinvolgimento del Consiglio regionale per la legge sulla Autonomia differenziata è al centro del dibattito politico odierno, con l’opposizione che nella sua interezza ha presentato una mozione di sfiducia al presidente della Giunta, Christian Solinas.
L’accusa è rivolta ai rappresentanti regionali e alla maggioranza, in particolare alla Lega, che in sede di Conferenza delle regioni, hanno espresso il via libera alla riforma senza aver preventivamente sentito il parere della massima assemblea regionale.
In effetti il via libera ha suscitato molte perplessità anche nelle forze di maggioranza, che si sono sentite non solo esautorate dal dibattito prima del parere favorevole, ma esprimono, a prescindere, molte perplessità sui contenuti veri della legge.
“Chi compra un’automobile o un appartamento prima di firmare legge tutte le clausole: anche quelle scritte in carattere minuscolo perché, se c’è qualcosa che non va, di solito si trova lì – scrive il coordinatore di Forza Italia, Ugo Cappellacci.
Il concetto vale ancor di più quando si valuta un atto politico dal quale dipende il futuro di un’intera comunità.
Nel caso della proposta di legge sull’Autonomia differenziata non c’è bisogno della lente di ingrandimento perché già nella premessa non c’è alcun riferimento all’insularità.
Chi ha detto di sì in nome della Sardegna ha compiuto una mossa incauta.
Noi vogliamo leggere bene questa proposta e iniziare a riscriverla”, ha detto Cappellacci.
Sulla stessa linea il consigliere regionale Giuseppe Talanas, che parla di “completa disattenzione verso le specificità legate all’insularità; concetto nemmeno inserito, ad ora, nel testo di legge.
Distrazione che questa riforma, se non ben analizzata e discussa, porterà ad acuire le annose problematiche della Sardegna.”
“Siamo l’unica regione – ha detto Talanas – senza ferrovie degne di questo nome, senza il gas metano, quella che in Italia paga il più alto costo dell’energia elettrica, dove i medici scappano dai comuni dell’interno, l’unica che ogni tot mesi si trova a fare il conto con la continuità territoriale, l’Isola che milioni di persone vorrebbero raggiungere per le loro vacanze ma non potranno mai farlo perché spendono di meno se da Milano o da Roma vanno in aereo in America anziché a Cagliari, Olbia o Alghero.”
“Ma queste problematiche, mi chiedo, c’è qualcuno che le sta perorando in questi bellissimi tavoli istituzionali?” – ha concluso Talanas.
(Paq.Far.)