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SPOPOLAMENTO – NEL 2027 LA SARDEGNA ELEGGERA’ UN DEPUTATO IN MENO

Alle prossime elezioni politiche peserà, purtroppo, il calcolo dell'ultimo censimento

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CAGLIARI > Sono le implacabili leggi dei numeri, quelli che, purtroppo, non lasciano adito ad interpretazioni.

 

Lo spopolamento di cui la Sardegna soffre ogni giorno di più, avrà ripercussioni anche sulle rappresentanze politiche, a beneficio di quelle aree in cui, viceversa, aumenta la popolazione residente.

 

Alle prossime elezioni politiche, previste per il 2027, la Sardegna potrà eleggere a Montecitorio, non più 11 deputati, ma 10, uno in meno rispetto ad oggi.

 

Stando all’ultimo censimento pubblicato dall’Istat, quello generale del 2021, in dieci anni la nostra regione è scesa sotto la soglia di 1 milione e 600mila abitanti, con un perdita secca di oltre 50mila residenti.

 

Ma i sardi non saranno i soli a subire questo taglio.

 

A perdere un deputato saranno anche l’Abruzzo, Calabria, Puglia e le province di Caserta, Avellino, Benevento e Salerno (collegio Campania 2).

 

Ma quali saranno, di contro, le regioni che si avvantaggeranno da questo ricalcolo?

 

La circoscrizione Lombardia 1 (Milano) avrà due deputati in più, mentre quelle di Brescia-Bergamo (Lombardia 3), Roma e Lazio 2 (che raggruppa le altre Province) eleggeranno un parlamentare in più a testa.

 

Rimarrà invariato, invece, il numero dei senatori sardi, cinque.

 

Resta ora da decidere la redistribuzione nel territorio regionale dei collegi (uninominali e plurinominali) per l’elezione dei 10 deputati

 

(paq.far.)

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