CAGLIARI > Il DL 40 è legge. Nella tarda serata di ieri la norma è stata infine approvata con 33 voti a favore e 16 contrari.
“Da oggi la sanità sarda è pronta a voltare pagina. Per questo voglio ringraziare la maggioranza in Consiglio regionale, per aver dato prova di coesione e aver creduto in una legge necessaria per far ripartire l’assistenza sanitaria che i sardi meritano e giustamente reclamano. Con il provvedimento varato stasera mettiamo un punto fermo, restituendo certezze ai cittadini, rafforzando gli ambiti di cura e di assistenza, ricucendo il rapporto fra ospedali e territorio, individuando le vocazioni naturali dei presidi e distribuendo risorse e competenze in modo efficiente ed efficace”.
La presidente della Regione, Alessandra Todde ha commentato così l’esito del voto in Consiglio Regionale che vara le “Disposizioni urgenti di adeguamento dell’assetto organizzativo e istituzionale del Sistema Sanitario Regionale.”
Nettamente opposta la visione dell’opposizione in Consiglio regionale, sottolineata praticamente da tutti gli esponenti del centrodestra intervenuti al dibattito in Aula.
Per Fausto Piga (FdI), “dopo 12 mesi di governo Todde, la montagna ha partorito il topolino. Su questa legge – ha aggiunto il consigliere dell’opposizione – nella scorsa legislatura i 5 Stelle avrebbero urlato “vergogna è un poltronificio”.
La consigliera Alice Aroni (UDC) ha parlato di “metodo Todde” per denunciarne i rischi per la democrazia.
Il capogruppo di Forza Italia, Angelo Cocciu, annunciando il voto contrario dei Consiglieri di Forza Italia, ha ribadito le “critiche nel metodo e nel merito della riforma sanitaria”.
Paolo Truzzu (capogruppo FdI), rivolgendosi all’assessore alla Sanità Armando Bartolazzi, ha detto che “non ho sentito affermazioni positive su questa legge da parte degli operatori sanitari, dell’ordine dei medici, dei sindacati e nemmeno dai suoi colleghi di maggioranza. Lei, assessore, sarà l’unica vittima di questa riforma. Siete tutti prigionieri di una scelta assurda”.
Dal canto suo Armando Bartolazzi ha difeso il provvedimento. “Non è vero che l’ho subito ma è frutto di un lavoro di condivisione con la Giunta e la maggioranza. È falso dire che in questa norma non c’è nulla, perché ci consentirà di intervenire sulle liste d’attesa e sul miglioramento dei servizi per i cittadini. Questa legge è il punto zero – ha concluso l’assessore – da cui si può partire insieme per migliorare la sanità sarda”.