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SANITA’ – Forti ritardi nell’affidamento dei servizi di Assistenza Domiciliare Integrata

Interrogazione di Daniele Cocco: "Le ulteriori proroghe dell'ARES sono illegittime e violano la libera concorrenza"

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Di Redazione

CAGLIARI > Nella gestione dei servizi essenziali in materia di Sanità questi giorni l’interesse si è focalizzato sull’interrogazione consiliare, primo firmatario l’On.le Daniele Cocco, relativamente al continuo e reiterato ricorso alle proroghe contrattuali per l’affidamento in concessione del servizio di Assistenza Domiciliare Integrata (A.D.I.) nelle ASL di Cagliari, Sassari, Medio Campidano, Ogliastra e Sulcis.

 

Sulla legittimità delle stesse da parte dell’ARES Sardegna l’esponente politico ha rimarcato che “non sono in linea con la normativa di riferimento in materia di appalti e contratti pubblici; non garantiscono, una volta scaduto il contratto, il principio fondamentale della libera concorrenza degli operatori economici creando una disparità di trattamento fra l’appaltatore originario e i potenziali concorrenti interessati a entrare nel mercato.

 

Nell’interrogazione si chiede al Presidente della Regione e l’Assessore regionale dell’Igiene e Sanità di “conoscere le ragioni per cui non siano state ancora bandite le nuove gare d’appalto e se da parte di quest’ultimo sia stato mai autorizzata l’ARES alla predisposizione urgente delle suddette procedure ed eventualmente quali azioni si intendano adottare, o far adottare, al fine di garantire il corretto ed effettivo avviamento delle nuove procedure di gara ponendo termine alle inopportune e ingiustificate proroghe dei contratti pubblici in essere.”

 

Nel documento consiliare Daniele Cocco richiama le delibere del DG dell’ARES nr. 34/35/36/37 del 8 febbraio 2023 e la nr. 49 del 24 febbraio 2023 con la quale veniva disposta una proroga del contratto di Assistenza Domiciliare Integrata A.D.I. per un periodo di sei mesi a decorrere dal primo gennaio 2023 per le Asl di (nell’ordine) Ogliastra, Medio Campidano, Sulcis, Sassari e Cagliari.

 

“Ma ora l’ARES ha provveduto a disporre l’ulteriore proroga del servizio, in attesa di formalizzare la nuova procedura di gara la cui programmazione verrebbe inserita nella progettazione triennale gare per “beni e servizi” 2024/2026” -denuncia Cocco- rimarcando che “le reiterate proroghe potevano essere evitate attraverso una gestione più accorta e previdente del processo di accreditamento delle strutture e degli operatori al fine di consentire il subentro di nuovi concessionari tramite gara d’appalto”.

 

Come deliberato la Corte dei conti, sez. per la Regione Umbria, nella sentenza 23 novembre 2022, n. 99 si ribadisce che le “continue proroghe nell’affidamento dei servizi possono determinare l’insorgenza di una responsabilità erariale, chiarendo che le Amministrazioni devono utilizzare l’istituto giuridico della proroga contrattuale con moderazione, programmando per tempo le scadenze e l’attivazione delle nuove procedure d’appalto.”

 

“Anche l’Anac (Agenzia nazionale anti corruzione), con delibera n. 779/2018, ammonì a suo tempo l’ATS Sardegna sul continuo ricorso al regime di proroga, evidenziando che la fattispecie di differimento tecnico, l’unico ammesso nel nostro ordinamento, può ritenersi una pratica legittima soltanto “per brevi e determinati periodi, occorrenti per il passaggio da un contratto scadente a un nuovo contratto”.

 

Nell’interrogazione di Daniele Cocco, cofirmatari i Consiglieri Eugenio Lai, Lura Caddeo, Diego Loi, Maria Laura Orrù e Antonio Piu si chiede infine “quali azioni intende adottare l’ARES al fine di garantire il corretto ed effettivo avviamento delle nuove procedure di gara ponendo termine alle inopportune e ingiustificate proroghe dei contratti pubblici in essere”.

 

 

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