CAGLIARI > Le commissioni Sanità e Lavoro (presiedute rispettivamente da Antonio Mario Mundula e Sara Canu-Fdi) hanno dedicato una seduta congiunta all’esame dei problemi contrattuali dei lavoratori impegnati nel “project financing” della sanità nuorese, che prevede interventi negli ospedali San Francesco e Zonchello (Nuoro), San Camillo (Sorgono) e nei presidi distrettuali di Macomer e Siniscola.
Per Daniele Cocco (Alleanza Europa Verde) uno dei promotori della riunione, “si tratta di porre rimedio prima possibile alla situazione di circa 60 lavoratori della Asl 3 che, dopo l’aggiudicazione di una gara della Regione, hanno subito pesanti tagli, dalla 14esima mensilità ad altre voci della retribuzione, pari ad oltre il 30% dello stipendio netto.
Purtroppo non è il primo contratto peggiorativo e non succede solo a Nuoro, ha concluso, ma la Regione non può assolutamente accettare condizioni di lavoro “povero”.
“L’applicazione dei contratti -ha precisato il direttore generale dell’Asl 3 di Nuoro, Paolo Cannas- dipende dai criteri previsti nei bandi e, da questo punto di vista, i margini sono piuttosto stretti, fatta eccezione per alcune osservazioni sul capitolato legate a possibili estensioni dei servizi. Siamo disponibili -ha concluso Cannas- ma in un quadro legittimo e condiviso.”
Durante i lavori hanno preso la parola i consiglieri regionali Francesco Agus ed Antonio Piu (Progressisti), Franco Mula e Domenico Gallus (Psd’Az), Piero Comandini (Pd), Francesco Stara (Udc-Sardegna al Centro), Desirè Manca (M5S), Alessandra Zedda (Forza Italia), ed Annalista Mele (Riformatori).
I rappresentanti dei gruppi hanno sottolineato che sul problema, aperto dalla precedente legislatura, il Consiglio è intervenuto più volte, anche con atti legislativi (fra questi, una norma che introduce la c.d. “continuità retributiva”).
Purtroppo, però, non si è riusciti ad individuare soluzioni solide perché il principale riferimento giuridico è una normativa nazionale che consente le gare “al massimo ribasso” e, in seconda battuta, l’applicazione di contratti svantaggiosi, corretti parzialmente in alcuni casi dalla contrattazione di secondo livello o da sentenze che hanno accolto le istanze dei lavoratori.
L’assessore del Lavoro Ada Lai, dopo aver ricordato che “in tutte le delibere del settore c’è l’esplicito riferimento al “lavoro sostenibile” e che è precisa scelta della Regione non sostenere i “lavoretti”, si è impegnata a presentare subito dopo la pausa pasquale uno studio tecnico-giuridico sulla materia ed una serie di proposte operative.
(paq.far)