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SANITA’ – AREUS, Daniele Cocco (LeU): “Non servono proclami, ma chiarezza e fatti concreti”.

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CAGLIARI > In merito ai gravi ritardi nelle procedure di realizzazione della struttura del Numero Unico Europeo (NUE) 112, il vice presidente della Commissione Sanità, Daniele Cocco, ha richiesto l’audizione urgente dell’Assessore della Sanità e del Direttore Generale di Areus.

 

“Da oltre un anno ho presentato una mozione ed una richiesta di convocazione urgente della VI Commissione al fine di sollecitare l’avvio, con la massima urgenza, della struttura provvisoria della Centrale Unica presso la sede di Areus di Nuoro, ma purtroppo senza avere nessuna risposta – ha dichiarato l’esponente politico.

Ad oggi i tanto proclamati annunci da parte dei vertici della sanità regionale di una imminente attivazione del servizio NUE 112 non hanno alcun riscontro concreto.”

 

Con il protocollo di intesa siglato in data 12 giugno 2019, tra il Ministero dell’Interno e la Regione Autonoma della Sardegna, si è provveduto, data la specificità territoriale della Sardegna, alla individuazione di una Centrale Unica di Risposta (CUR) 112 dislocata in due sedi, rispettivamente a Cagliari e a Sassari.

Con una deliberazione della Giunta regionale del 2020 è stata autorizzata l’istituzione del Numero Unico Europeo (NUE) 112 presso la sede di AREUS a Nuoro in attesa della conclusione degli interventi di adeguamento e ristrutturazione nelle sedi definitive di Cagliari e di Sassari.

 

“Nonostante il completamento della progettazione secondo le indicazioni dall’Azienda Regionale Emergenza e Urgenza – si legge nella nota stampa diffusa da Cocco -, il rilascio delle necessarie autorizzazioni da parte degli enti competenti e l’avvenuto acquisto delle dotazioni impiantistiche sul mercato elettronico per due Centrali Operative, la Direzione Generale Areus ha inspiegabilmente deciso di tagliare la sede provvisoria di Nuoro.

Qualsiasi altra soluzione alternativa alla sede provvisoria di Nuoro, compresa quella di un’unica centrale operativa in altra sede, oltre a disattendere le delibere regionali, il protocollo di intesa siglato con il Ministero dell’Interno e le aspettative dei territori, costringerebbe la Regione Sardegna ad affrontare un costo aggiuntivo ampiamente superiore all’attivazione della sede nuorese la quale, successivamente alla realizzazione funzionale delle sedi di Sassari e Cagliari, potrà essere convertita in centrale per i trasporti secondari e numero unico 116/117, con costi certamente ridotti di attivazione.”

 

“I toni trionfalisti che millantano il prossimo avvio del NUE 112 in Sardegna sono assolutamente inopportuni e non rispecchiano la realtà dei fatti – incalza il Consigliere regionale di LeU. I sardi devono sapere che il servizio sarà fruibile, con tempi ancora incerti, solo per il distretto di Olbia lasciando scoperti la maggior parte dei territori della Sardegna. Risulta inoltre inesistente qualsiasi altra iniziativa che riguardi i servizi dei trasporti secondari programmati dalle varie aziende sanitarie e il numero unico116/117.

Il soccorso sanitario di emergenza-urgenza territoriale è allo sbando, con parecchi disagi per i cittadini e con un generale malcontento da parte del personale sanitario dovuto alla pessima gestione dell’azienda. Le ambulanze medicalizzate (ovvero con autista, medico ed infermiere) spesso intervengono senza medico a bordo, molti medici del servizio chiedono il trasferimento o di esercitare come medico di base.”

 

Secondo il vice presidente della Commissione Sanità, “scelte e strategie sbagliate da parte dei vertici della sanità regionale che non tutelano gli interessi dei cittadini e degli operatori e che evidenziano una deficitaria gestione manageriale da parte della Direttrice generale di Areus, che ha dimostrato di non essere in grado di raggiungere neppure i minimi obiettivi assegnati dalla regione. Per questo i sardi chiedono chiarezza e servizi sanitari concreti – ha concluso Cocco -, il tempo dei proclami e degli annunci trionfalistici e finito da tempo.”

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