CAGLIARI > Il terzo mese di esercizio provvisorio (negli ultimi 8 anni è la prima volta che si procede anche per il mese di marzo senza Finanziaria) ha ottenuto il via libera dal Consiglio con 31 voti favorevoli e 24 contrari.
Molto dure le reazioni dai banchi della minoranza.
Giuseppe Talanas (Forza Italia) ha sottolineato che la responsabilità di questo ulteriore rinvio non è dell’assessore alla Programmazione, Giuseppe Meloni o del presidente della Terza commissione Bilancio, Alessandro Solinas, ma dall’intera maggioranza.
Per Talanas la situazione è gravissima. “Non c’è un motivo valido per portare un terzo mese di esercizio provvisorio. Si portano invece, ha continuato, provvedimenti che richiederanno settimane di lavori, e ha aggiunto: “Non accetteremo il restringimento dei tempi: perché il provvedimento della sanità si poteva portare in aula dopo la Finanziaria. La minoranza utilizzerà tutto il tempo necessario per approvare la migliore Finanziaria possibile per la Sardegna.”
Una scelta “spregiudicata, dovuta all’arroganza e prepotenza della presidente Alessandra Todde”, ha rimarcato il forzista Gianni Chessa.
Per Giuseppe Fasolino, Riformatori, è “una scelta politica molto grave, se la finanziaria fosse stata rimandata per una grande e vera riforma sanitaria sarebbe stato giustificato. Ma così non è”.
Fausto Piga, Fdi, avvisa che “si andrà per forza di cose al quarto mese di esercizio provvisorio” (ultimo mese dove è concesso).
Per Roberto Deriu, capogruppo Pd, “i 37 giorni di iter della manovra “potrebbero essere tagliati, perché dieci di quelli dipendono da voi”.
“Ritirate subito la riforma sanitaria e votiamo subito la Finanziaria”, ha attaccato il capogruppo di Fdi Paolo Truzzu. L’esercizio provvisorio, un fatto tecnico, sta diventando un problema politico, perché sta emergendo la matassa interna alla maggioranza: la presidente vuole far capire che è lei che comanda – ha rimarcato Truzzu -. Gli accordi erano diversi: dopo le aree idonee si doveva fare la manovra. Poi la presidente, in deficit di consenso, ha annunciato la riformina sanitaria in quattro punti. Siete schiavi dell’incompetenza, della scarsa visione e delle scelte sbagliate della vostra presidente – ha proseguito -. State ritardando la finanziaria, che è pronta e può entrare oggi in commissione, ma non la volete portare solo per poter commissariare subito le aziende sanitarie, è una scelta di irresponsabilità. E’ la prima volta che si va in esercizio provvisorio per motivi politici e non tecnici”.
Nella replica l’assessore del Bilancio e vice presidente della giunta, Giuseppe Meloni, ha riportato in Aula le motivazioni della giunta: “Abbiamo deciso di non procedere subito con la Finanziaria per evitare di portare avanti una manovra tecnica perché non fa l’interesse dei sardi, come accaduto in passato, perché poi si fanno scelte di programmazione last minute, inutili” – ha detto Meloni – chiedendo di evitare l’ostruzionismo “perché va bene la dialettica politica, ma spero che voi per primi abbiate a cuore gli interessi dei sardi.”
Infine l’appello a stringere i tempi: “37 giorni sono più che sufficienti”.