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REGIONALI 2024 – Giornate decisive per la scelta dei candidati

Gli schieramenti al lavoro per individuare i potenziali Presidenti

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CAGLIARI > Quella che si è aperta è una settimana importante per gli schieramenti politici (forse più di due) che si affronteranno a febbraio-marzo 2024 per la conquista della Regione.

 

Il dibattito è stato intenso anche durante l’ultimo fine settimana, con la convention del PSdAz alla Fiera di Cagliari, il vertice del Campo Largo, la direzione del PD e infine gli incontri pubblici di Renato Soru che sembrano catturare l’attenzione di una importante fetta dell’elettorato di Csx.

 

Malgrado da entrambi gli schieramenti più importanti si invochi quotidianamente “libertà di iniziativa” e una “pregiudiziale sarda” per l’individuazione dei candidati alla carica di Governatore, in realtà a dettare le regole e influenzare le scelte finali sono comunque i tavoli nazionali.

 

Questo perché, oltre alla Sardegna, al voto di fine inverno-inizio primavera saranno chiamate altre 4 regioni: Piemonte, Abruzzo, Umbria e Basilicata; e gioco forza i partiti devono fare i conti con gli equilibri di coalizione, in particolare le forze che costituiscono la maggioranza di Governo, sia a Roma che a Cagliari.

 

Nel centrodestra oggi tiene banco la possibilità che la Lega opti sull’Umbria con l’uscente Donatella Tesei (favorita nei sondaggi) invece che sulla Sardegna, con Christian Solinas che, con  la convention di sabato, ha voluto mandare un messaggio di forza agli alleati, sottolineando anche che il 28 di questo mese i vertici del partito potrebbero fare scelte diverse, anche clamorose.

 

Al Palacongressi della Fiera di Cagliari le posizioni dei partiti di maggioranza sono apparse molto defilate, e non è sfuggita la totale assenza della componente del partito della Meloni.

 

Erano presenti Michele Ennas (Lega), ma era assente Michele Pais; mentre il deputato del Carroccio, Dario Giagoni, ha fatto sapere di non essere stato invitato “alla sfilata pre-elettorale”.

 

Per la Giunta gli assessori Giuseppe Fasolino, Pierluigi Saiu, Andreina Farris e, ovviamente, quelli del PSdAz: Carlo Doria, Gianni Chessa e Antonio Moro.

 

Se si verificasse l’ipotesi di un passo indietro dei sardisti o addirittura di una sua uscita dallo schieramento di Cdx, il pallino andrebbe ai Fratelli d’Italia, che hanno già indicato il loro eventuale candidato, il sindaco di Cagliari Paolo Truzzu.

Appare ormai consolidata anche la posizione dell’altra gamba dello schieramento, Forza Italia, che conferma i nomi di Pietro Pittalis, Alessandra Zedda e Settimo Nizzi.

 

Nello schieramento opposto è attesa la nuova convocazione del tavolo di coalizione, centrosinistra con il M5s e gli indipendentisti.

 

Dopo la decisione del Partito Democratico di non ricorrere alle primarie, prende sempre più quota la candidatura dell’ex viceministra pentastellata, Alessandra Todde.

 

Ma, come già detto, lo schieramento dovrà fare i conti e sciogliere il nodo della discesa in campo di Renato Soru, impegnato a tutto campo con una serie di incontri politici in tutta l’Isola.

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