Sardegna, crisi idrica drammatica: appello del centrodestra per lo stato di emergenza nazionale
La Sardegna è stretta in una crisi idrica senza precedenti: i bacini idrici sono pieni solo al 41%, e dal 27 gennaio ben 17 comuni del Nuorese subiranno turnazioni nell’erogazione dell’acqua. Una situazione critica che supera ogni divisione politica.
I parlamentari sardi di centrodestra, Pietro Pittalis (Forza Italia) e Salvatore Deidda (Fratelli d’Italia), si uniscono all’iniziativa della governatrice Alessandra Todde (centrosinistra) per chiedere al governo Meloni lo stato di emergenza nazionale.
«Il livello regionale non basta più – ha scritto Todde alla premier – servono mezzi e poteri straordinari».
Deidda, pur lanciando una frecciata alla presidente, ribadisce il sostegno: «Mi fa piacere che la presidente Todde abbia deciso di chiedere lo stato di emergenza nazionale – dice – e visto che ogni volta che parla di siccità succede che poi piove, poteva farlo anche prima.».
«Ma forse adesso aveva bisogno di clamore mediatico per coprire le polemiche sulla decadenza». Giusto una frecciatina. «Scherzi a parte- continua l’esponente di Fdi – ovviamente da parte nostra c’è piena disponibilità a sostenere qualsiasi tipo di azione per la sardegna “ Mi metterò subito in contatto con il ministro Musumeci per semplificare le procedure».
Anche Pittalis approva: «L’iniziativa della presidente Todde va nella direzione giusta, il problema della siccità deve essere assolutamente affrontato con strumenti straordinari e con una gestione commis-sariale. Qui non si tratta di questioni che hanno un colore politico – precisa il deputato di Forza Italia- e per questo le daremo tutto il nostro supporto in modo che dal governo arrivino risposte concrete. L’importante -conclude – che l’emergenza si affronti dal punto di vista strutturale, ossia facendo sì che gli invasi vengano collegati gli invasi e si faccia una efficace manutenzione delle condotte idriche».
Un fronte politico compatto, quindi, per affrontare un’emergenza che mette a rischio l’intera regione.