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SANITA’ – In Commissione regionale gli indirizzi per l’adozione degli atti aziendali

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CAGLIARI > La commissione Sanità, presieduta da Antonio Mario Mundula (Fdi) ha avviato il dibattito sugli indirizzi per l’adozione degli atti aziendali nei vari organismi del sistema sanitario regionale.

A proposito dei rapporti fra Ares ed aziende sanitarie locali, così come definiti dalla riforma e riproposti negli indirizzi per gli atti aziendali, l’assessore Nieddu ha affermato che l’Ares non è un “surrogato” dell’assessorato ma una “azienda di servizio” che lavora con le aziende locali che sono le sue “committenti”.

“Questo concetto – ha aggiunto – l’ho ribadito con chiarezza anche in un incontro con i direttori generali ai quali, fra l’altro, è stato assegnato come obiettivo quello dell’apertura costante dei reparti al 100% della loro capacità.”

Per i Consiglieri Giorgio Oppi e Antonello Peru (UDC – Cambiamo), uno dei passaggi più controversi resta quello del reclutamento del personale che deve essere affidato alle aziende locali che agiscono “di concerto” con l’Ares, mentre per il capogruppo del Pd Gianfranco Ganau la legge è chiara e lo attribuisce ad Ares, per cui o si cambia la legge o gli indirizzi su questo punto devono essere coerenti.

Per Daniele Cocco (LeU), vicepresidente della Commissione sanità, “nonostante quanto affermato dell’assessore, le soluzioni per il personale si possono trovare subito. Bisogna espletare i concorsi in capo a ogni singola azienda sanitaria; attivare la mobilità extra aziendale, soprattutto per quanto riguarda OSS e infermieri; per questi ultimi, attingendo dalle graduatorie del 2013 e 2017, dove vi sono tanti operatori che, destinati a Cagliari e Sassari, con la mobilità rientrerebbero nelle aziende delle zone interne. Oltremodo indifferibili sono le assunzioni attingendo dalle graduatorie infermieri concorso 2021 e bandire quelli, mai espletati, per OSS.”   

Nieddu ha poi rilanciato la proposta delle Regioni al Governo con la quale, in primo luogo, si chiede più autonomia nella gestione dei contratti, per poter rispondere con strumenti adeguati ad una nuova fase di emergenza che, cessata la fase acuta della pandemia, interesserà comunque tutto il sistema sanitario. “In attesa di risposte che comunque non sono arrivate – ha lamentato Nieddu – stiamo verificando con il presidente Solinas se, come Regione autonoma, abbiamo margini per derogare ad alcune norme nazionali.”

Rispondendo poi ad una segnalazione della consigliera del Pd Rossella Pinna sulla sospensione dell’attività del reparto maternità dell’ospedale di San Gavino (riferimento di una popolazione di circa 150.000 persone fra Marmilla, Oristanese ed una parte dell’area cagliaritana) l’assessore ha chiarito che si tratta di un provvedimento temporaneo che, però, ripropone la criticità collegata alla copertura di molte sedi territoriali, a parte gli “hub” di Cagliari e Sassari. “Da questo punto di vista – ha specificato – dai concorsi non sono arrivate le risposte che aspettavamo e cambieremo alcune “regole”.

Successivamente la commissione ha approvato all’unanimità il parere riguardante le scuole di specializzazione dell’area medica. Per quanto riguarda gli indirizzi per l’adozione degli atti aziendali, il dibattito riprenderà la prossima settimana ed il presidente Mundula ha invitato i commissari a far pervenire eventuali valutazioni ed osservazioni.

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