CAGLIARI > Con l’audizione del direttore generale di Areus, Simonetta Cinzia Bettelini, è iniziato oggi l’esame informale del Piano territoriale dell’emergenza urgenza che è stato emanato in bozza sotto forma di delibera da Areus alla fine di dicembre scorso.
Alla presenza dell’assessore alla Sanità, Carlo Doria, la commissione presieduta dal Consigliere regionale Nico Mundula ha sottolineato questioni che riguardano la scelta del pronto soccorso di destinazione, delle postazioni di partenza del servizio 118, della valorizzazione degli autisti di Areus, oltre alla mancanza delle risorse del 2020 stanziate per coop e associazioni che erogano il servizio.
Sono intervenuti il vicepresidente Daniele Cocco (Rosso verdi) e Gianfranco Ganau (Pd), che ha sollevato anche l’accento sull’utilità che i mezzi di soccorso di base siano impiegati con gli infermieri a bordo e sul piano per le piazzole per l’atterraggio dell’elisoccorso.
L’on. Annalisa Mele (Riformatori) ha ribadito la necessità di formare nuovi medici per l’emergenza urgenza.
La direttrice generale dell’Areus, Cinzia Bettelini, ha spiegato che “la rete territoriale del 112 è composta quasi sempre da operatori di base, non sanitari, e per questo viene inviata all’ospedale più vicino, visto che il personale è laico anche se formato”.
Sull’elisoccorso la dirigente ha annunciato “un piano per tocca prima di tutto gli ospedali minori. Ad esempio a San Vito, in prossimità di Muravera, stiamo attrezzando la piazzola nel comando dei Vigili del Fuoco e così anche a Isili mentre per Ghilarza dialoghiamo con la Polizia di Stato per lo spazio di Abbasanta e con l’aeroporto di Fenosu per Oristano”.
Sul mancato pagamento del 2020 agli enti convenzionati l’assessore Doria ha annunciato un emendamento di Giunta nel collegato alla Finanziaria, “si aspettano le ultime fatture dagli enti per effettuare i controlli e poi il pagamento”.
Quanto alla proposta per una nuova rete territoriale, Bettelini ha detto che “ci sono postazioni di base e postazioni avanzate e servono nuovi medici formati. Per questo il 10 marzo sulla Gazzetta ufficiale uscirà un bando di concorso per rianimatori destinati ad Areus, che dovranno operare sia in ambulanza che in centrale che sull’elicottero”.
Per il capogruppo dei Progressisti, Francesco Agus, “a seconda delle scelte che verranno effettuate con questo piano non basteranno altri quindici milioni di euro. E nel frattempo ci facciamo domande anche specifiche: com’è possibile togliere l’ambulanza medicalizzata da Sarroch, cioè dove c’è una rilevantissima attività industriale?”.
Duro anche il capogruppo sardista Franco Mula, secondo cui “la quantità e qualità dei rilievi esposti conferma tutte le criticità di questa bozza approvata da Areus, che ha ottenuto già un risultato: far litigare i sindaci e le popolazioni in Baronia. Oppure nel Nuorese, dove Desulo non ha il 118 e visto che i piccoli ospedali sardi sono in difficoltà perché non investiamo per garantire un’ambulanza in servizio permanente dove è necessario?”.
Prima di presentare alla commissione le norme di competenza contenute nel collegato alla Finanziaria, l’assessore Carlo Doria ha fornito alla commissione alcuni numeri:
“A gennaio 2023 il pronto soccorso del Brotzu ha registrato 5153 pazienti. Di questi, 3722 erano codici verdi o bianchi. Cioè persone che non sarebbero mai dovute andare in pronto soccorso e ci sono arrivate con il 118 o con i propri mezzi.
E’ evidente che questi pazienti non trovano una risposta nella medicina del territorio e dobbiamo intervenire su questo”.
L’on. Daniele Cocco (Rosso verdi) ha presentato una risoluzione sull’assunzione a tempo pieno in Ares di 322 operatori socio sanitari.
“Questa selezione”, ha detto Cocco, “esclude chi non ha mai lavorato nella struttura pubblica ma consente la partecipazione a chi ha lavorato anche un solo giorno. Vogliamo chiarezza e capire se si tratta di una stabilizzazione”.
L’assessore Doria ha garantito che chiederà un parere all’Avvocatura sulla correttezza del bando.
(Paq.Far.)