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SANITA’ – A rischio Direttori Sanitari e Amministrativi facenti funzioni. La DG dell’Assessorato Piras: “Le nomine devono essere fatte seguendo i criteri della Legge 502/92”

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CAGLIARI > Le nomina dei Direttori Sanitari e Amministrativi facenti funzioni delle ASL della Sardegna rischiano di non essere valide.

Il caso, che potrebbe causare un ennesimo e pesante rallentamento, se non addirittura lo stallo nell’iter della riforma del sistema sanitario regionale, è nato dopo la richiesta di un parere indirizzata all’Assessorato alla Sanità, e riguarda i criteri da seguire nell’individuazione delle due figure che affiancano i Direttori Generali.

Richiesta inviata all’Assessorato da un ente sanitario, a dimostrazione del fatto che, anche nei vertici delle aziende sanitarie, persistono dubbi non ancora del tutto fugati sulle procedure da adottare.

Nella nota firmata da Francesca Piras, Direttore Generale dell’Assessorato, si legge chiaramente che i manager delle Asl, Ares, Arnas, Aou e Areus procedono a nominare i due collaboratori più stretti, ma possono farlo attingendo dai rispettivi Albi Regionali e applicando i criteri stabiliti dalla legge 502/1992. Nel caso specifico, quanto previsto dall’articolo 3, comma 7.

La Regione Sardegna attualmente, però, non si è ancora dotata dei due elenchi, che sono in fase di predisposizione. Questo l’impedimento che, ufficialmente, ha portato alla scelta provvisoria di nominare i due Direttori attribuendogli incarichi di “facenti funzioni”.

Ma quanto disposto dalla DG dell’Assessorato, a seguito di un successivo parere consultivo espresso dall’Ufficio Legale della Regione, non lascia adito a dubbi interpretativi.

“Nel caso in cui non è stato costituito l’elenco regionale per il conferimento degli incarichi di Direttore sanitario, amministrativo e socio-sanitario, -recita la nota- le regioni attingono agli altri elenchi regionali già costituiti. Fermi restando, comunque, i requisiti previsti dall’art.3, comma 7 della legge 502/1992.”

Che sono questi: per i Direttori sanitari, età non superiore ai 65 anni, laurea in medicina e aver svolto per almeno cinque anni attività di direzione tecnico-sanitaria in strutture di medie o grandi dimensioni. Per i Direttori amministrativi laurea in materie giuridiche o economiche, limite anagrafico dei 65 anni e almeno un quinquennio con compiti di direzione tecnica o amministrativa.

Ora bisognerà vedere quali Direttori facenti funzioni siano in possesso dei requisiti di cui sopra e, al contempo, se sia stata rispettata la norma nell’attingere dagli Albi di altre regioni. 

Con tutta probabilità la problematica approderà nel dibattito regionale già nella prossima settimana, andando a surriscaldare il dibattito sul già tormentato mondo della sanità sarda. Iniziative che coinvolgeranno, trasversalmente, forze di opposizione e di governo.

Non sono certo un mistero, peraltro, i malumori all’interno di alcuni gruppi che sostengono l’attuale maggioranza e che si sentono, al contrario di altri, ingiustamente sotto-rappresentati, in particolare per quanto riguarda le scelte in materia di politiche sanitarie.

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