CAGLIARI > Una delegazione sindacale dei lavoratori della centrale Enel di Portovesme è stata ricevuta in Consiglio regionale dal vice presidente Giovanni Antonio Satta e dai capigruppo.
All’incontro ha partecipato l’Assessore del Lavoro Ada Lai.
Il rappresentante della Fiom-Cgil Roberto Correddu, nel suo intervento, ha richiamato l’attenzione sui temi del confronto in corso a livello nazionale sulla “transizione energetica” che accompagnerà anche in Sardegna, con investimenti molto consistenti (nell’ordine di 4-500 milioni di euro) la dismissione delle fonti fossili e la loro graduale sostituzione con le rinnovabili.
“Questi processi – ha aggiunto Correddu – richiedono però una grande capacità di programmazione perché, nel caso della centrale Enel di Portovesme, le previsioni parlano di una decina di addetti per gestire la distribuzione dell’energia stoccata negli accumulatori e prodotta dalle rinnovabili, al posto dell’attuale forza-lavoro di 450 unità.
Se non vogliamo subire la pressione dell’emergenza che potrebbe verificarsi nel 2025 – ha concluso – dobbiamo muoverci per tempo e lavorare ad una dimensione “sociale” della transizione che deve necessariamente prevedere nuove iniziative industriali per la ricollocazione dei lavoratori, ed è proprio su questo punto che occorre accelerare.”
I rappresentanti dei gruppi hanno assicurato la massima attenzione alle tematiche collegate alla transizione.
Sono intervenuti Michele Ennas della Lega, Francesco Agus dei Progressisti, Alessandro Solinas del M5S, Daniele Cocco di Alleanza Europa Verde e Carla Cuccu di Idea Sardegna, sottolineando che la Regione ha il dovere di governare i processi di trasformazione del tessuto industriale ed energetico della Sardegna, senza che questa fase complessa determini nuove crisi economiche ed occupazionali.
L’assessore del Lavoro Ada Lai ha affermato che è precisa volontà del governo regionale “fare i conti con il futuro” con una programmazione efficiente che, fra l’altro, garantisca l’impatto positivo delle politiche attive del lavoro sulle persone.
Nelle conclusioni il vice presidente del Consiglio, Giovanni Antonio Satta, ha assunto l’impegno di favorire in tempi brevi un confronto sui temi sollevati nelle commissioni di merito, a cominciare da quella delle Attività produttive.
(paq.far.)