CAGLIARI > “A seguito di interlocuzioni avute con numerose imprese agricole beneficiarie dei finanziamenti previsti dal PSR 2014-2020 intenzionate a concorrere all’ottenimento degli stessi, si segnalano forti preoccupazioni da parte degli operatori del settore sulla quasi impossibilità di realizzazione delle opere finanziate dai Programmi di Sviluppo Rurale a causa del forte aumento dei prezzi delle materie prime che non consente l’utilizzo dell’attuale Prezzario regionale per la contabilità delle opere di miglioramento fondiario per le aziende agricole, il cui ultimo aggiornamento risale al 2018 e che, pertanto, non contiene l’indicazione di prezzi compatibili con l’attuale condizione dei mercati.”
E’ quanto denunciano i Consiglieri regionali Giuseppe Talanas, Emanuele Cera e Angelo Cocciu (Forza Italia), firmatari di una mozione presentata nei giorni scorsi in Consiglio e che impegna il Presidente della Regione Sardegna, l’Assessore ai Lavori Pubblici e l’Assessore all’Agricoltura, ad attuare con urgenza tutte le misure necessarie per consentire la corretta realizzazione delle misure previste dal PSR. Si rende necessario un puntuale aggiornamento del Prezzario regionale per la contabilità delle opere così da condurre i prezzi di riferimento a quelli di mercato attuale.
A titolo di esempio, negli ultimi 12 mesi, si sono verificati aumenti del 40% per quanto riguarda il costo del bitume, tra il 70% e l’80 % del costo dell’acciaio, del 15- 20% del costo del cemento, del 9% della sabbia, dell’8% della Ghiaia, del 60-70% del costo del legname e più in generale, il fenomeno inflativo, si è riversato sulla stragrande maggioranza delle materie prime presenti sul mercato.
“Esprimiamo forte preoccupazione sul blocco degli investimenti nel settore agricolo a causa del mancato e puntuale aggiornamento del Prezzario di riferimento utilizzato per la contabilità delle opere finanziate dal PSR – denunciano Talanas, Cera e Cocciu. I processi di sviluppo delle aziende agricole sarde e la nascita di nuove realtà imprenditoriali, in particolare quelle dei giovani che hanno creduto negli strumenti previsti dai bandi per il primo insediamento in agricoltura, stanno vistosamente rallentando se non addirittura subendo un blocco. Abbiamo chiesto pertanto con urgenza l’aggiornamento di tale strumento, così da consentire alle imprese agricole beneficiarie di poter portare a termine gli investimenti e rendicontare puntualmente le spese come da scadenze indicate nei bandi, a tutela del comparto e dell’indotto che tali investimenti generano in termini di lavoro e crescita economica.”