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CAGLIARI – Centrodestra sceglie Alessandra Zedda ma perde il PSd’Az

I 4 Mori escono dalla coalizione. Il presidente Antonio Moro: "Ora mani libere su future alleanze"

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Di Redazione

CAGLIARI > Alessandra Zedda è la candidata del centrodestra a sindaco di Cagliari.

 

Lo hanno deciso i vertici dei partiti dello schieramento riunitisi all’hotel Regina Margherita.

 

L’investitura dell’ex vicepresidente della Giunta Solinas, storica esponente di Forza Italia ma che oggi gode dell’appoggio incondizionato della Lega di Matteo Salvini, ha però sancito una frattura molto profonda con il Partito Sardo d’Azione che, per voce del suo presidente Antonio Moro, si è espresso negativamente sulla scelta della Zedda.

 

I toni usati nella nota diffusa dalla segreteria dei Quattro Mori sono molto duri e netti.

 

Il titolo del comunicato è oltremodo eloquente: “Il Psd’Az esce dal centrodestra” e prosegue: “Registriamo la riproposizione di dinamiche politiche inaccettabili e modi che, non soltanto offendono i valori della lealtà e della correttezza che da oltre un secolo ci appartengono come sardisti, ma che sono in spregio persino ai più elementari principi della buona educazione e ai modi che dovrebbero rappresentare il comune patrimonio di civili maniere e corrette forme di relazione sia pubblica che privata”.

 

Antonio Moro parla addirittura di atteggiamento di “autentica ostilità” nei confronti del PSd’Az, che aveva individuato nella figura dell’ex assessore regionale al Turismo, Gianni Chessa, il nome da proporre per la carica di primo cittadino del capoluogo sardo.

 

Nelle dichiarazioni dei rappresentanti del centrodestra, espresse a caldo subito dopo il vertice, è chiaro comunque che lo strappo era messo in conto prima ancora dell’inizio dei lavori. “Con o senza i sardisti chiuderemo su Zedda” aveva chiosato un’autorevole esponente dello schieramento.

 

Tuttavia c’è chi giura siano già in atto manovre di ricucitura e ancora non si dispera di poter ricucire la frattura.

 

È la stessa Alessandra Zedda che, a margine del vertice, preferisce usare termini ecumenici: “Ancora non possiamo abbracciare il partito dei Quattro Mori, ma lo aspettiamo, -ha detto-. L’appello è che si possa ricomporre da subito tutta la coalizione.”

 

Opzione che viene esclusa dal PSd’Az che, al contrario, annuncia “mani libere anche nelle altre città importanti.”

 

Ad eccezione dei sardisti, al vertice cagliaritano hanno partecipato tutti i partiti del centrodestra: Michele Cossa (Riformatori), Marco Porcu (FdI), Stefano Tunis (Sardegna al Centro 20Venti), Alessandro Serra e Antonello Picci per Forza Italia, Michele Pais e Michele Ennas per la Lega, Alice Aroni per l’Udc, Alleanza Sardegna, Pli, Dc con Rotondi.

 

Da registrare inoltre la posizione, immutata, dell’altro candidato, Giuseppe Farris, da sempre vicino a Forza Italia.

 

“Noi restiamo in campo -ha dichiarato-. Alessandra Zedda è da immolare sull’altare di una sconfitta certa e io mai avrei accettato la guida di una coalizione capeggiata da Fratelli d’Italia, considerato inoltre che con CiviCa 2024 lavoriamo da 5 mesi in discontinuità con la Giunta Truzzu.”

 

Ma non sono solo gli equilibri cagliaritani a segnare “molto mosse o agitate” le acque del centrodestra isolano.

 

A Sassari, infatti, il Rettore dell’università, Gavino Mariotti, non ha l’appoggio di Antonello Peru e di Sardegna al centro 20Venti che gli hanno preferito l’avvocato e attuale assessore Nicola Lucchi.

A Marco Tedde (Forza Italia) su Alghero non sono giunti ancora i via libera dei Riformatori e di Sardegna al centro 20Venti.

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