BITTI > Si chiuderà a Bitti, in collegamento con Napoli, la tre giorni nazionale di mobilitazione unitaria indetta dai sindacati CGIL, CISL e UIL nei luoghi di lavoro e nei territori.
Dopo Bologna (6 maggio) e Milano (13 maggio) saranno il capoluogo campano e il centro barbaricino, in collegamento tra loro, ad ospitare la mobilitazione per sostenere le richieste avanzate nei confronti del Governo e del Sistema delle Imprese, al fine di ottenere un cambiamento delle politiche industriali, economiche, sociali e occupazionali, e concreti risultati in materia di Salari e Contratti, politiche Industriali e Mezzogiorno, Salute e Sicurezza, Fisco, Sanità, Pensioni, Politiche per la casa.
Tutela dei redditi dall’inflazione ed aumento del valore reale delle pensioni e dei salari,
rinnovo dei contratti nazionali dei settori pubblici e privati;
Riforma del fisco, con una forte riduzione del carico su lavoro e pensioni, maggiore
tassazione degli extraprofitti e delle rendite finanziarie;
Potenziamento occupazionale e incremento dei finanziamenti al sistema sociosanitario
pubblico per garantire il diritto universale alla salute e al sistema di istruzione e formazione,
maggiore sostegno alla non autosufficienza;
Un mercato del lavoro inclusivo per dire no alla precarietà, orientato e garantito da
investimenti, da un sistema di formazione permanente, da politiche attive, e da
ammortizzatori sociali funzionali alla transizione;
Basta morti e infortuni sul lavoro, contrasto alle malattie professionali. Occorre ridare valore
al lavoro, eliminare i subappalti a cascata e incontrollati, e portare avanti una lotta senza
quartiere alle mafie e al caporalato;
Riforma del sistema previdenziale;
Politiche industriali e d’investimento condivise con il mondo del lavoro per negoziare una
transizione ambientale sostenibile, sociale e digitale, realizzando un nuovo modello di
sviluppo con particolare attenzione al Mezzogiorno e puntando alla piena occupazione.
(paq.far.)