OROSEI si immerge nei “Riti della Settimana santa” che culmineranno la domenica di Pasqua, con il momento di “S’Incontru” tra Cristo Risorto e la Madonna in piazza del Popolo.
Le celebrazioni sono iniziate il 2 aprile in occasione della Domenica delle Palme e proseguono con le storiche funzioni religiose, veglie, adorazioni e processioni che daranno vita a un evento di grande interesse culturale che apre ufficialmente la stagione turistica estiva.
I riti si uniscono al fascino delle tradizioni popolari con eventi culturali, esposizioni artigianali, degustazioni: il centro baroniese, mette in vetrina gli oggetti degli antichi mestieri e dell’artigianato e i prodotti legati all’enogastronomia del paese con proposte di degustazione lungo le vie del centro.
Non mancano gli spazi legati ai concerti con i canti a Cuncordu e alle mostre: il 6 e 7 aprile saranno aperti il museo Guiso e Monte Granaticu con la mostra fotografica sui riti della settimana santa a cura dell’Isre.
Dopo la benedizione dei rametti d’olivo e la processione delle Confraternite il giorno della domenica delle palme, i riti religiosi proseguono questo pomeriggio con la mesta cerimonia della processione dei misteri.
Confratelli e le consorelle iniziano la preparazione di “Sos Sepurcros” con l’immagine del Crocefisso circondata da lumi accesi.
Giovedì 6 arriva il momento dei riti solenni e della messa di “Coena Domini”, nel corso della quale si svolge il lavabo dei piedi per 12 confratelli, che si prepareranno alla processione e alla visita dei sepolcri.
Venerdì santo la chiesa ricorda la morte e la passione di Cristo fino a S’Iscravamantu quando Gesù viene deposto dalla croce e adagiato in un letto di fiori.
Momenti che avranno come sottofondo “sos gosos”, i canti religiosi sardi.
“Per la nostra comunità i riti delle festività pasquali rappresentano la manifestazione più sentita e partecipata dell’anno – spiega la sindaca di Orosei Elisa Farris -.
I riti religiosi pasquali danno il via all’apertura della stagione estiva quando arrivano i primi turisti per il nostro mare.
Eventi come questo sono una vetrina per far conoscere la nostra cultura, le nostre produzioni e le nostre bellezze. Puntiamo ad attrarre non solo il turismo regionale ma anche quello nazionale e internazionale, che magari approfitti della manifestazione per fermarsi qualche giorno a scoprire il territorio”.