LULA > È stata un’unica fucilata, esplosa a distanza ravvicinata, a provocare le ferite mortali che hanno provocato la morte di Nico Piras, 42 anni di Lula, deceduto martedì pomeriggio all’ospedale San Francesco di Nuoro dopo essere rimasto gravemente ferito nella notte tra domenica e lunedì a conclusione della manifestazione Cortes Apertas.
Lo ha stabilito l’esame autoptico eseguito dal medico legale Matteo Nioi.
La fucilata ha lesionato gravemente gli organi addominali interni di Piras, provocandone ripetute emorragie che in pochi giorni ne hanno causato la morte.
Per il delitto è accusato un nipote della vittima, Antonello Piras, di 21 anni, che si è costituito ai carabinieri di Bitti.
Il giovane ha confessato l’omicidio, dicendo di essere stato provocato dallo zio mentre si intratteneva al chiosco della festa.
“Mi sono allontanato e sono andato in un altro chiosco, ma lui mi ha seguito mostrandomi una pistola e dicendomi che mi avrebbe fatto fare la fine di mio padre. Lì ho perso la testa, ho tirato fuori il fucile che avevo addosso e ho fatto fuoco” -ha dichiarato il 21enne, figlio di Angelo Maria Piras, ucciso nel gennaio 2015, per il quale è in corso il processo a Cagliari nei confronti dello stesso Nico Piras.
Il funerale di Nico Piras verrà celebrato oggi, sabato 7 ottobre alle ore 16, nella chiesa di Santa Maria Assunta, a Lula.
Il sindaco Mario Calia, ha proclamato il lutto cittadino per la giornata odierna, in segno di cordoglio e di partecipazione al dolore della famiglia della vittima.
In concomitanza con la celebrazione dei funerali tutti gli esercizi commerciali rimarranno chiusi, con l’abbassamento delle serrande.
