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Olbia, presentate le attività del liceo artistico musicale Fabrizio De Andrè

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OLBIA. Si è svolta qualche giorno fa la presentazione delle sub-azioni 3.2, 3.3 e 3.4 dell’Iti (Intervento Territoriale Integrato) Olbia, strumento di programmazione finanziario della Regione Sardegna, a valere sui fondi POR-FESR e POR-FSE 2014-2020. La finalità dell’Iti Olbia è quella di rivitalizzare il tessuto economico, sociale e ambientale nei quartieri Poltu Quadu e Sacra Famiglia, sicuramente con uno sguardo rivolto allo sviluppo della cultura e formazione delle nuove generazioni.

«Si tratta di misure importanti per la nostra città perché coinvolgono direttamente i ragazzi con progetto concreti. – ha affermato il sindaco Settimo Nizzi – Auspichiamo che gli alunni coinvolti possano crescere non solo culturalmente, ma anche a livello personale, grazie a questi percorsi che li sproneranno certamente ad esprimersi e a mettersi in gioco superando la timidezza e le insicurezze».

La prof.ssa Emanuela Lutzu, ha presentato le tre sub-azioni ed è il prezioso riferimento interno alla scuola, il responsabile unico del procedimento del Comune di Olbia è Marco Ronchi, mentre la “Ergo Sum Produzioni” la “BBS tecnologia di buon senso” sono le società esterni che svilupperanno le 3 misure.

 

La Ergo Sum Produzioni, società impegnata nella produzione teatrale e nella promozione culturale, è aggiudicataria del servizio per le misure 3.2 “Non Stare A Guardare: Crea!” e 3.4 “Scuola Aperta”, entrambe destinate alla promozione della cultura tout court e del teatro come mezzo per l’aggregazione e come diritto alla socialità e alla libera espressione. Un percorso laboratoriale, formativo ed educativo che vede destinatari gli studenti di primo e secondo biennio e che porterà all’acquisizione di nuove competenze per rafforzare la sperimentazione, l’approccio multidisciplinare e l’inclusione.

 

Circa 40 gli studenti coinvolti, che effettueranno laboratori di teatro, danza, scenografia, costume, direzione. I laboratori e le attività pratiche e teoriche sono affidati ad esperti professionisti: Alessandra Pizzi – regista e autrice teatrale nonchè direttore artistico della Ergo Su Produzioni; Barbara Bovoli, attrice e insegnante di recitazione; Maria Grazia Lo Muto, scenografa e costumista; Marilena Martina, coreografa. «In linea con gli obiettivi strategici del progetto, – dice Alessandra Pizzi – le attività prevedono la messa in scena dello spettacolo teatrale “Metamorfosi”, dedicato all’opera di Ovidio. Il progetto coinvolge gli studenti, coadiuvati dai docenti e dai tutors sia nella composizione che messa in scena dello spettacolo».

 

La misura 3.3 “Teatro fuori (dal) le mura”, iniziata con l’anno scolastico e che si concluderà a giugno 2023, è curata da “BBS tecnologia di buon senso” in qualità di partner tecnologico. Il progetto ha l’obiettivo di fare in modo che i ragazzi, sotto la supervisione e direzione di docenti ed esperti professionisti di settore, possano creare un prodotto digitale utile e concreto per la valorizzazione di turismo, cultura e territorio.

Gli studenti verranno coinvolti nella produzione e raccolta di informazioni e contenuti che convoglieranno in un archivio digitale e un’App multilingua, destinata ai cittadini e pronta ad accogliere i turisti la prossima stagione estiva.

 

Con il supporto di BBS e del corpo docenti, i ragazzi si potranno mettere alla prova in prima persona nella finalizzazione, sia grafica che a livello di contenuti, nella realizzazione dell’applicazione e di un catalogo cartaceo.

Il progetto didattico prevede infatti che i ragazzi si occupino di: ricerca e stesura di tutti i contenuti (testi, foto e video), traduzioni comprese; dell’individuazione dei luoghi di interesse culturale, storico o didattico; della pianificazione degli itinerari turistici; della realizzazione del brand dell’applicazione e della conseguente immagine grafica coordinata.

 

«Un progetto che non è solo tecnologia, ma cultura e inclusione» dice l’Ing. Bottini, amministratore delegato dell’azienda BBS. «Siamo partecipi, in qualità di partner tecnologico, in un progetto che ci è piaciuto fin da subito per la partecipazione di realtà diverse: scuole, amministrazione e studenti.

I ragazzi possono mettersi alla prova in prima persona su un progetto reale che vede al centro la loro città e che allo stesso tempo li introduce al mondo del lavoro».

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