NEWSARDE.IT Il quotidiano online della Sardegna

Logo Newsarde
Home Dai Comuni “LASSA CHI SIADA” – Let it be in chiave folk con launeddas e organetto

“LASSA CHI SIADA” – Let it be in chiave folk con launeddas e organetto

Il brano che sancì la fine dei Beatles esce ora in una veste sonora tutta made in Sardegna

CONDIVIDI

Di Paqujto Farina

Era la primavera del 1970 e Let it be”, singolo di punta dell’omonimo album, sanciva la fine della parabola artistica più sensazionale del ‘900.

 

I Beatles si erano di fatto già sciolti da parecchi mesi e i brani dell’album risalivano a più di un anno prima.

Le ultime sedute di registrazione, infatti, si tennero durante l’estate del 1969 e sono quelle che costituiscono il loro vero canto del cigno, l’iconico “Abbey Road”.

 

Let it be -che uscì anche come film e vinse Oscar e Grammy per la miglior colonna sonora – era perfetta per suggellare la fine di quello straordinario, irripetibile sodalizio e, un po’ per caso un po’ per calcolo, si incastrò perfettamente nell’atmosfera malinconica della loro separazione.

 

Ci fu anche un lungo strascico giudiziario extra artistico e uno dei brani dell’LP, “The Long and Winding Road”, fu portato in tribunale da Paul McCartney quale prova contro gli altri tre Beatle e il produttore Phil Spector per sostenere l’accusa di “manipolazione contro il volere dell’autore”; McCartney, appunto.

 

E’ impensabile immaginare oggi quella canzone suonare diversa da come è stata infine pubblicata e ancora oggi McCartney la esegue dal vivo riproponendola sempre nella versione originaria. L’immancabile ironia della sorte.

 

Con il passare dei decenni, peraltro, tutto si affievolisce, i contorni sfumano e la storia si trasforma in leggenda.

 

La “potenza” di quelle composizioni, però, non solo è rimasta intatta, ma con il trascorrere del tempo il messaggio artistico è divenuto sempre più universale e oggi le “canzoni” dei Beatles sono davvero un patrimonio artistico che travalica confini geografici e appartenenze culturali.

 

Ecco quindi che “Let it Be” diventa “Lassa chi siada”, concetto letterario tradotto fedelmente dall’inglese.

 

Così non è per quanto riguarda la sua veste sonora, riproposta, al contrario, con un originale arrangiamento che vede l’utilizzo delle launeddas e dell’organetto sardo.

 

L’idea è dei “Fantafolk”, duo formato da Andrea Pisu (launeddas) e Vanni Masala (organetto).

 

Le immagini per il video sono state girate a “Su Stampu de su Turrunu”, la cascata immersa nel verde nella Barbagia di Seulo.

 

La clip è stata realizzata dal videomaker Fabio Crobu e prodotta dalla Fondazione Maria Carta.

 

“La Fondazione continua a promuovere anche le musiche di tutto il mondo attraverso gli strumenti tradizionali e proponendo nei filmati angoli di Sardegna dal fascino straordinario – ha commentato il presidente Leonardo Marras.

Prima con l’isola di Mal di Ventre, oggi nello straordinario paesaggio di “Su Stampu de su Turrunu”.

Scenari suggestivi che contribuiscono al fascino dell’originale rilettura di “Let it Be” da parte del duo Fantafolk”.

 

 

 

CONDIVIDI

Cerca

Articoli recenti