TEULADA > L’area in questione è una delle più belle del Mediterraneo, ma nel contempo, tra le più depresse della Sardegna.
Per questo una sagace regia aveva annunciato che l’imponente esercitazione “Noble Jump 2023” , in corso in questi giorni nel sud dell’Isola, avrebbe portato “ricadute economiche positive”, anestetizzando, almeno in parte, le vigorose proteste antimilitariste.
Ma quale è stato il risultato delle (forse troppo) ottimistiche previsioni economiche?
“Zero riporto zero – protestano gli operatori economici -; sono arrivati migliaia di soldati da tutta Europa e oltre, con centinaia di mezzi militari, invadendo e deturpando la nostra meravigliosa terra.
Ma nelle casse asfittiche dei nostri esercizi commerciali non è entrato un euro in più; non hanno acquistato nemmeno un panino con mortadella”.
Peccato davvero, perché si era parlato di lavori edilizi e infrastrutturali, fornitura pasti, lavanderia e pulizia, ricettività e tanto altro ancora.
Servizi che sulla carta sarebbero dovuti andare alle realtà locali, che avrebbero beneficiato di un po’ di ossigeno.
Così non è stato, almeno sino ad oggi.
Per ora, a contendersi le risorse (si parla di cifre di tutto rispetto) tutte imprese e ditte d’oltremare.