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EMERGENZA IDRICA – Incontro in Regione questo pomeriggio

✅ Todde convoca sindaci e vertici di Abbanoa, Egas e Consorzio di bonifica

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Di Paqujto Farina

CAGLIARI > Se da un lato i primi dati sulle presenze estive in Sardegna fanno prevedere una stagione da record, in due delle aree di maggior interesse turistico, Bassa Gallura e Baronia, sale la preoccupazione per l’allarme siccità.

 

È per discutere di questo che nel pomeriggio a Cagliari sono attesi i primi cittadini delle zone più esposte al fenomeno siccitoso, convocati dalla Presidente della Giunta regionale, Alessandra Todde insieme ai vertici di Abbanoa, Egas e Consorzio di bonifica Sardegna centrale.

 

La riunione ha assunto il carattere di assoluta urgenza dopo le proteste scaturite a seguito del provvedimento emesso dall’autorità del bacino che intimava al Consorzio di Bonifica di dare acqua solo ai potabilizzatori di Abbanoa, tagliando di fatto la fornitura di acqua ad intere frazioni e un numero importante di strutture turistiche.

 

Al vertice, programmato sia per fare il punto sulla drammatica situazione sia per ragionare sul piano emergenziale da adottare in tempi rapidi, parteciperanno la Governatrice della Sardegna, i sindaci di Budoni, San Teodoro, Siniscola, Posada, Torpè e i vertici di Abbanoa, Egas e del consorzio di Bonifica della Sardegna centrale.

 

Se escludiamo l’acqua necessaria per abbeverare il bestiame, l’erogazione della risorsa idrica nelle campagne è sospesa da tempo.

 

Sul tavolo, nell’immediato, ci sarebbero solo due vie realisticamente percorribili: aumentare il numero dei pozzi e installare dissalatori lungo le coste.

 

Nei giorni scorsi si era fatta strada l’ipotesi di rifornire i cittadini con un’imponente catena di autobotti-cisterna, da far circolare magari durante le ore notturne per arrecare il minor danno possibile agli automobilisti.

 

Una eventualità che però è stata messa da parte quasi subito vista la non congruità dell’intervento rispetto ad un’utenza che riguarda parecchie centinaia di migliaia di persone.

 

Nel frattempo, malgrado le ultime piogge che hanno interessato il centro-nord dell’Isola, le riserve nell’invaso di Maccheronis continuano a diminuire, con 8 milioni di metri cubi di acqua presenti nell’invaso.

 

Una quantità del tutto insufficiente a dissetare l’utenza residenziale e tantomeno quella stagionale turistica.

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