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BUDONI – Grazia Deledda tra teatro e letteratura

"Tempo Cuore Luogo Ragione" di Pierangela Calzone e "Grazia Deledda e il lettino dello psicanalista" di Franca Carboni

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Di Paqujto Farina

BUDONI > Stasera, sabato 2 dicembre alle ore 18.30, presso il teatro Parodi, va in scena “Tempo Cuore Luogo Ragione: quattro profili deleddiani” della regista Pierangela Calzone e a seguire la presentazione del libro “Grazia Deledda e il lettino dello psicanalista” di Franca Carboni.

 

La rappresentazione, patrocinata dall’amministrazione comunale in collaborazione con la biblioteca e la pro loco, è liberamente tratta dalle opere “Canne al vento”, “Marianna Sirca”, “Cosima” e “L’incendio nell’uliveto” ed interpretata da Bianca Ferracani, Caterina Floris, Loredana Mannu, Graziella Sale.

 

Regia, scene, luci, costumi sono di Pierangela Calzone, di Bitti, dottoressa in lettere, regista, attrice, educatrice; si occupa di pedagogia teatrale operando in tutta l’isola dal 1999.

 

La sua è una lettura poetica, pittorica e narrativa delle protagoniste di quattro romanzi del premio Nobel, fra i più letti e tradotti al mondo.

La regista porta avanti uno studio teatrale proponendo una lettura moderna, segnica e fortemente incentrata sulle figure femminili deleddiane.

 

Passano, attraverso i luoghi conosciuti, di pietra, i luoghi di Nuoro, le vite di quattro donne; figure che non si somigliano ma che cantano la loro passione con le stesse corde, quelle della Deledda.

 

La prima, Donna Agostina, ci guida con il racconto delle pagine de “L’incendio nell’uliveto” e ci anticipa perché comprende in sé le altre tre figure Cosima, Marianna, Noemi.

 

Marianna è nascosta, Noemi dorme o sogna, Cosima sta, ferma. Non comunicheranno mai fra di loro.

Evocheranno, attraverso le immagini, le azioni, il racconto, le loro storie e quelle dei romanzi.

Storie diverse, nate sotto lo stesso cielo.

 

Nella simbologia del gesto vogliono richiamare il nostro universo immaginario collettivo, aspirano a richiamarlo: lo scialle che si chiude su Marianna è una prigione, ma anche un vezzo, una cornice alla sua bellezza, le azioni di Noemi evocano tutti i viaggi che ha compiuto con la sua immaginazione ma che mai sono diventati veri viaggi e reali cambiamenti.

Infine il rigore di Cosima, come a voler pulire o meglio schiarire e chiarire tutto, è secco, essenziale, moderno.

L’azione con lei è volontà, gioia, fatica, vita.

 

Con “Grazia Deledda e il lettino dello psicanalista”, Franca Carboni ci conduce attraverso un percorso emozionale e psicopatologico perfettamente delineato dalla Deledda.

L’autrice, oltremodo, racconterà e analizzerà i personaggi della scrittrice di Nuoro come mai avvenuto prima.

 

La neuropsichiatra-scrittrice proporrà al pubblico una chiave interpretativa differente, presentando il suo libro e approfondendo dialogicamente anche i personaggi che hanno animato lo spettacolo.

 

In particolare, verrà evidenziato come i vissuti psicologici dei personaggi siano quanto mai attuali; fatto,
questo, che rende l’autrice premio Nobel particolarmente moderna.

 

“È anche un modo per dare alle persone conoscenze sulle psicopatologie, di cui nessuno parla” – ha precisato Franca Carboni –. Tendiamo ad aggettivarci facilmente con termini come depresso, paranoico, ecc. Si tratta di patologie complesse, di cui spesso si hanno i sintomi, ma non il disturbo, che è invece meno frequente. Più la gente sa, più è in grado di difendersi. Grazia Deledda è un atlante emozionale dal quale attingere”.

 

Medico, neuropsichiatra, psicanalista, scrittrice, Franca Carboni è nata a Orani. È studiosa della Sardegna e appassionata lettrice.

 

 

 

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