BOSA > L’esame autoptico sul corpo di Giada Calanchini, la 22enne di Roma morta dopo essere caduta dal terzo piano di una palazzina nel centro storico, ha confermato quello che era emerso già dai primi frangenti della triste vicenda.
Le ferite sul suo corpo della sfortunata ragazza, infatti, sono compatibili con il suicidio.
E’ quanto si evince dalla documentazione depositata dal medico legale Roberto Demontis all’ospedale San Martino di Oristano, che oltremodo si è riservato di effettuare un sopralluogo nell’edificio in via Del Ginnasio, dove è avvenuta la tragedia.
Giada Calanchini è precipitata verticalmente, dopo che la cintura alla quale si era aggrappato il ragazzo per trattenerla si è spezzata. Nessuna spinta quindi ha causato la sua caduta.
Per tenere fede all’amore che la ragazza aveva per Bosa, i familiari hanno deciso che i funerali si svolgeranno sabato pomeriggio nella cittadina dove, per un tragico destino, la sua vita si è spezzata troppo presto.
(paq.far.)
