MILANO > La ministra del Turismo, Daniela Santanchè, è stata rinviata a giudizio dalla gup Anna Magelli per false comunicazioni sociali in merito al caso Visibilia, una delle società del gruppo da lei fondato.
Quello che si aprirà a Milano il prossimo 20 marzo davanti alla seconda sezione penale del Tribunale del capoluogo lombardo è il primo processo che la senatrice dovrà affrontare in qualità di imprenditrice.
Immediate le reazioni del mondo politico.
“Daniela Santanchè è stata rinviata a giudizio. Ora Giorgia Meloni non può più continuare a far finta di niente” -ha dichiarato la segretaria del PD, Elly Schlein. Quando la premier era all’opposizione chiedeva le dimissioni per molto meno, ora che fa? Cambia idea anche su questo? Una Presidente del Consiglio non può usare due pesi e due misure, soprattutto verso gli amici che lei ha voluto al governo e per cui adesso è politicamente responsabile. Il processo farà il suo corso per accertare se è colpevole, ma quando le accuse sono così gravi chi ricopre le più alte cariche istituzionali deve fare un passo indietro. Daniela Santanchè si dimetta. E Giorgia Meloni deve pretendere le sue dimissioni”.
Per il presidente del M5s, Giuseppe Conte “è assolutamente indecoroso per le istituzioni di governo che la Ministra rimanga al suo posto. Giorgia Meloni, che in passato chiedevi le dimissioni di tutti i Ministri per molto meno, oggi che fai, continuerai a fischiettare indifferente? Non avverte neppure adesso un sussulto di dignità che la spinga finalmente a tutelare l’immagine e l’onore delle istituzioni?”.
Il caso del rinvio a giudizio della Santanchè si innesta prepotentemente nel dibattito politico-giudiziario sulla decadenza della Governatrice della Regione Sardegna, Alessandra Todde.
È di stamattina la dichiarazione dello stesso Giuseppe Conte che dopo aver visionato le carte relative al pronunciamento del Collegio di Garanzia di Cagliari ha consigliato Alessandra Todde di procedere e richiedere i danni perché la richiesta di decadenza è “palesemente e assolutamente infondata.”