SASSARI > In tanti hanno sicuramente sentito parlare di Rete Metropolitana del Nord Sardegna, ma anche di Città Metropolitana, spesso confondendole tra di loro.
In realtà sono due enti con ruoli e competenze completamente diversi tra loro, beneficiari di aiuti ed agevolazioni finanziarie differenti, anche per l’elevato valore.
La Rete era costituita da 8 comuni, di cui 2 medi, Sassari ed Alghero, oltre ad altri 6 centri confinanti: Porto Torres, Sorso, Sennori, Castelsardo, Valledoria e Stintino; un bacino di 230.000 abitanti, che aveva lo scopo di compensare il ruolo dato a Cagliari, come unica Città Metropolitana della Sardegna, ma che non ha mai funzionato.
Ecco perché si è intervenuti nuovamente a livello legislativo.
Con la L.R. 2 aprile 2021 n. 7, infatti, anche Sassari è diventata Città Metropolitana, abrogando contestualmente legge regionale 4 febbraio 2016, n. 2, che istituiva la Rete Metropolitana del Nord Sardegna.
Sfortunatamente il Governo nazionale ha impugnato la LR 7/2021 fin dalla sua pubblicazione e la Corte Costituzionale, con sentenza n. 68 del 11 marzo 2022, l’ha dichiarata inammissibile per incostituzionalità.
Poco prima della pubblicazione della sentenza, la Regione Sardegna è intervenuta con la L.R. 9 marzo 2022, n. 3, art. 2, comma 5, dove ha introdotto un nuovo meccanismo riequilibratore, simile a quello che la L.R. 7/2021 aveva abrogato, che testualmente prevede: “Nelle more della completa attuazione della fase di transizione di cui all’articolo 23 della legge regionale n. 7 del 2021 e della conseguente entrata in funzione della Città metropolitana di Sassari, la Regione provvede nell’ambito delle risorse europee, nazionali e regionali iscritte in bilancio, a garantire alla rete metropolitana di Sassari le medesime risorse destinate alla Città metropolitana di Cagliari.“
Quindi per legge, alla Rete Metropolitana di Sassari spettano, per quando era tale, le medesime risorse assegnate alla Città Metropolitana di Cagliari, proprio per riequilibrare gli scompensi che si erano creati tra le due aree metropolitane della Sardegna.
Per il sassarese azione politica molto importante, sia come sviluppo, servizi e come partecipazione al PNRR, ma anche per il al nuovo ciclo di programmazione.
Peccato che ad oggi manchino ancora le norme di attuazione e venga omessa la specifica sui finanziamenti da attuare, per adottare le evidenti compensazioni a favore del territorio metropolitano del Nord Sardegna e che, di fatto, non può ancora fruire, ad esempio, dei tantissimi finanziamenti previsti dal PNRR.
Il sindaco di Sassari, Nanni Campus, aveva protestato contro questa mancanza, dimettendosi/sospendendosi dal suo ruolo di Presidente della Rete Metropolitana, abbandonando di fatto la lotta per la difesa di quanto spettasse al territorio!
E’ in questo contesto che va letto, perciò, l’intervento del Consigliere comunale di Forza Italia, Francesco Ginesu, che ha riportato all’attenzione dell’assemblea di Palazzo Ducale la delicata quanto fondamentale problematica.
Il consigliere forzista ha chiesto al sindaco, in qualità di ex Presidente della Rete Metropolitana di Sassari e della Città Metropolitana, di adoperarsi ed intervenire presso il Presidente della Regione, Christian Solinas, per far assegnare urgentemente all’area di Sassari le medesime risorse assegnate a quella di Cagliari.
Risorse che, come già detto, spettano al territorio del Nord Sardegna per quando era rete metropolitana e che le devono essere assegnate, anche se ora si è diventati Città Metropolitana.
Un così forte divario tra nord e sud della Sardegna è evidente a tutti che crei solo punti di debolezza, che si ripercuoteranno negativamente nel resto della Sardegna, prevalentemente a livello sociale.
“Il Sindaco di Sassari può e deve, con la sua autorevolezza, adoperarsi con il Presidente della Regione, per far si che si chiuda l’iter attuativo ed in città, come in tutto il territorio, arrivi quello che finora le è stato negato” – ha dichiarato Francesco Ginesu -. La sua eventuale latitanza sarà ancora una volta la conferma che a Sassari si pensa veramente in piccolo e non al territorio”.
“Portare con la perequazione quanto spetta al sassarese, ovvero risorse finanziarie importanti, servirà anche a riequilibrare l’evidente scompenso esistente tra nord e sud Sardegna -ha proseguito il consigliere azzurro-. Certamente il Sindaco si è sospeso dal suo ruolo metropolitano e le sue competenze sono passate nelle mani del vice presidente vicario, il sindaco di Alghero, ma è pur sempre il sindaco della principale città del Nord Sardegna che parla e non essere considerati dal Presidente della Regione può portare anche a ripercussioni in ambito politico, sia da una parte che dall’altra. Bisogna assolutamente riequilibrare il divario esistente” -ha concluso Ginesu.