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SANITA’ – L’assessore Carlo Doria sul declino e rilancio dell’ospedale marino di Alghero

"Per anni il Regina Margherita trascurato e abbandonato all'incuria da sindaci e Consiglieri del territorio. Dove eravate fino ad oggi?"

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ALGHERO > “È troppo facile “cavalcare” oggi il malcontento per potersi rifare una verginità in vista della prossima competizione elettorale ma, senza alcuna vena polemica, vi chiedo dove eravate e cosa avete fatto nella vostra veste di primi cittadini dell’Alguer e poi di consiglieri regionali del territorio anche quando siete stati alternativamente in maggioranza nelle stanze dei bottoni ? La risposta è semplice: niente !!!”

 

Non si è fatto attendere l’intervento dell’assessore alla Sanità, Carlo Doria, sul dibattito politico circa l’ospedale marino di Alghero innescato dopo l’interrogazione del Consigliere regionale e già sindaco di Alghero, Marco Tedde.

L’esponente algherese di Forza Italia ha infatti presentato un’interrogazione al presidente Christian Solinas chiedendo ragguagli sul protocollo d’intesa relativo al passaggio della struttura ospedaliera all’AOU di Sassari.

 

Carlo Doria risponde senza troppi giri di parole e non le manda certo a dire.

Ritiene anzi siano maturi i tempi per fare finalmente chiarezza sullo “stato dell’arte”, ovvero sul declino prima e sulle azioni di rilancio poi, di quello che definisce un autentico “gioiello sanitario”.

 

“Da diverse settimane ormai odo starnazzare come le oche del Campidoglio alcuni rappresentanti del territorio circa il declino dell’Ospedale Marino di Alghero attribuito all’incuria della Giunta regionale di cui mi onore di far parte – ha dichiarato senza mezzi termini l’assessore -.

“Se dapprima questo chiacchiericcio populista, demagogico e pretestuoso poteva rappresentare una seccatura comparabile al ronzio di qualche zanzara fastidiosa, oggi ha assunto un tono dialettico che non mi consente più di tacere tanto più se arriva anche da esponenti dell’attuale maggioranza regionale.”

 

“Avete assecondato il degrado di una struttura ospedaliera che ha rappresentato per l’Ortopedia Sarda un centro di riferimento regionale con il compianto Prof. Mastrandrea che ha dato lustro alla città ed è stato maestro di tanti ortopedici ha proseguito Doria – .

L’incuria che avete dimostrato nei confronti della sanità algherese, e dell’Ospedale Marino in particolare, ha portato anche ad un degrado strutturale del complesso ospedaliero che, negli ultimi dieci anni che hanno preceduto l’attuale legislatura regionale, ha perso anche i requisiti minimi di legge per garantire la qualità e la sicurezza delle prestazioni.

Questo è lo stato dell’arte della decadenza inconfutabile di quel gioiello sanitario di un tempo rappresentato dall’Ospedale Marino di Alghero le cui cause sono sotto gli occhi di tutti.”

 

“Su tutto non ha giovato il presidio unico introdotto dalla precedente giunta regionale, abolito con la legge n. 24/2020 sulla nuova riforma sanitaria che ha voluto specificatamente rilanciare la struttura ortopedico-riabilitativa algherese inserendola nel contesto dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Sassari, per restituirle la dignità e i fasti di un tempo – ha aggiunto l’assessore alla Sanità.

“Per questo si sono resi necessari degli importanti investimenti economici che la regione Sardegna, tramite l’AOU SS, ha fatto volentieri per la ristrutturazione completa e la messa a norma ISO 5 di tre sale operatorie, i cui lavori sono già iniziati, nonché il completamento dell’ala ovest dell’ospedale Marino che ospiterà la nuova struttura dipartimentale di Traumatologia dello sport e tecniche chirurgiche innovative dove verrà attivato il centro di formazione regionale di chirurgia robotica in ortopedia.”

 

“Il Regina Margherita diverrà inoltre sede di formazione del corso di laurea in scienze infermieristiche e fisioterapia, un volano per tutto il territorio completando l’offerta sanitaria atta a soddisfare i requisiti per il riconoscimento del DEA di 1° livello del presidio ospedaliero della Pietraia, nonché una possibile attrazione per rilanciare a livello regionale e nazionale il complesso sportivo attiguo che potrebbe veramente ambire a diventare un punto di riferimento per il ritiro e la preparazione atletica di moltissime squadre e club sportivi – ha concluso Doria -. Tutto il resto è noia”.

 

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