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NORD OVEST SARDEGNA – Stati generali il 27 marzo a Sassari

Sviluppo del territorio e welfare nell'agenda

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SASSARI > Quella che sino ad oggi rientrava, seppur con toni spesso decisi, in una normale dialettica politica, assume oggi i toni rosso scuri di un’emergenza non più rinviabile.

 

Perché quanto emerso dal tavolo delle parti sociali, rete metropolitana, provincia, comuni di quella che un tempo fu forse l’area più politicamente influente dell’Isola, non lascia più spazio a interpretazioni equivoche: o ci sarà, non da domani, ma “già da ieri”, una netta inversione di rotta nelle strategie di sviluppo oppure il nord-ovest della Sardegna è destinato ad un inesorabile declino.

 

E’ necessario un confronto con il governo nazionale e la Regione , per “un piano Marshall” che promuova e porti a compimento quelli che sono i contenuti del “Patto per lo sviluppo della Provincia di Sassari”, sottoscritto il 7 dicembre 2021 nel comune di Nule.

Un protocollo che al suo interno aveva pure “una lista di priorità finanziate ma ancora incompiute”.

 

Tira un’aria pesante, non c’è dubbio, ed è tutto nel documento diffuso, dove senza eufemismi si parla di “divari tra i diversi territori dell’Isola che crescono sempre più, dove ogni investimento è fermo, la povertà cresce e le imprese chiudono.

Ora non c’è più tempo – si legge nella nota – e serve un’inversione di tendenza vera, decisa e immediata, in particolare nelle politiche per lo sviluppo e per il lavoro, nella capacità di agire e mettere in campo programmazione, progettualità e  realizzazione” – scrivono il vice presidente della Rete Metropolitana Nord Sardegna e sindaco di Alghero, Mario Conoci, l’amministratore straordinario della Provincia di Sassari, Pietro Fois, e il coordinatore del Tavolo Istituzioni Parti Sociali di Sassari Pier Luigi Ledda.

“Una svolta negli investimenti in infrastrutture, materiali ed immateriali, per rimuovere quei vincoli che condizionano la competitività del territorio e delle imprese e le opportunità per le persone e le famiglie”

 

Il primo passo è stata la convocazione degli stati generali del territorio, il 27 marzo a Sassari, per discutere le ragioni della protesta, le richieste immediate e i contenuti della piattaforma programmatica insieme alle parti sociali e datoriali e gli altri attori economici e istituzionali del territorio.

Seguiranno poi quattro manifestazioni con sit-in nei luoghi simbolo delle incompiute: il 3 aprile, ad Alghero, su trasporti, mobilità e reti; l’11 aprile, a Porto Torres, su industria ed energia; il 17 aprile, a Ozieri, sul tema socio-assistenziale-sanitario e il 24 aprile, a Pattada, su opere strategiche e sicurezza del territorio.

 

(Paq.Far.)

 

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