Luogotenente carica speciale, di Buddusò, un matrimonio con l’Arma lungo 41 anni
Nato a Buddusò (SS) nel 1964 da Salvatore (Barore) Sanciu e Marchesa Altana.
Sanciu nel 1983 si arruola nell’Arma e segue il corso da carabinieri presso la Scuola Allievi Carabinieri di Iglesias, per essere poi destinato alle stazioni di Sassari prima e Anguillara Sabazia l’anno seguente.
Nel 1986 frequenta la scuola Sottufficiali dell’Arma dei Carabinieri presso il 1° Btg. di Velletri (Roma) e, al termine del corso di formazione, nominato Vice Brigadiere, raggiunge la Stazione di Antrodoco, in provincia di Rieti.
Dal 1992 al 1994 è stato capo equipaggio dell’allora squadra radiomobile della compagnia di Ronciglione e poi comandante del nucleo comando del medesimo Reparto.
Nel corso dei suoi incarichi ha svolto rilevanti attività investigative, sviluppando uno stretto rapporto di conoscenza del territorio e dei cittadini delle comunità ove ha prestato servizio, per i quali ha rappresentato un punto di riferimento sociale e professionale.
Come comandante del nucleo comando della compagnia è stato apprezzato da superiori e colleghi come eccellente collaboratore, che ha saputo garantire il corretto funzionamento dell’articolata struttura del Reparto, non facendo mai mancare il suo qualificato apporto, in particolare quando ha rivestito l’incarico di vice comandante della compagnia.
Insignito della Medaglia d’Oro al Merito di Lungo Comando e, a testimonianza dell’apprezzata carriera militare, nel 2011 dell’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana nonché nel 2019 della Medaglia Mauriziana al Merito di dieci lustri di carriera militare.
Tanti i colleghi in servizio e in congedo che hanno salutato il luogotenente c.s. Sanciu a riprova dell’amicizia e della stima nutrita nei suoi confronti, come anche sottolineato dal comandante provinciale di Viterbo, colonnello Massimo Friano, che, in occasione del saluto di commiato, gli ha rivolto un sentito ringraziamento per il servizio prestato nell’Arma e un affettuoso augurio per la meritata pensione da godere con la moglie e con il figlio che ha deciso di seguire le orme del padre nelle fila della Benemerita, attualmente in servizio proprio in terra di Sardegna da dove suo padre quarant’anni prima aveva iniziato il suo cammino nell’Arma.