È iniziata la raccolta delle olive e domenica 29 ottobre, in 18 regioni italiane ed in 163 centri cittadini, l’Associazione “Città dell’olio” ha organizzato, come è consuetudine da diversi anni, la settima giornata nazionale della “Camminata tra gli Olivi 2023”.
E’ stato un vero successo, anche grazie al tema “Olio & Salute” con la partecipazione attiva di oltre 25mila persone a livello nazionale.
Il tema di quest’anno ha coinvolto la Lega Italiana per la Lotta contro i tumori (LILT) e la Fondazione Italiana Fegato (FIF), con i quali, oltre ad organizzare gli itinerari previsti con degustazioni, visite a frantoi, agli oliveti, con percorsi a piedi ed escursioni in bici, sono stati organizzati anche incontri per spiegare le proprietà salutistiche dell’olio EVO, importantissimo alleato per la nostra salute, le cui caratteristiche benefiche lo spingono verso un consumo giornaliero corretto.
In questa cornice anche quest’anno la Sardegna, con 41 comuni iscritti all’Associazione, ha fatto la sua bella figura con la fattiva partecipazione di 17 soci, ossia città, tra cui Sorso, Uri, Usini, Ittiri, Bolotana, Ilbono, Riola Sarda, Sini, Ussaramanna, Gonnosfanadiga, Villacidro, Giba, Serrenti, Siddi, Samatzai, Santadi e Masainas, che hanno permesso ai consumatori finali, esperti o meno, di potersi avvicinare a questo mondo.
Certamente sono tutti Comuni, di piccole/medie dimensioni, dove grazie all’azione del volontariato, si è riusciti a far avvicinare il consumatore finale all’olivo EVO ed al territorio, verso un turismo sostenibile e non solo.
Sfortunatamente, come l’anno passato, anche stavolta restano esclusi da queste lodevoli iniziative, non solo di marketing e di crescita ambientale, ma non certamente non per colpa dell’Associazione, alcuni Comuni che, seppur iscritti, come la città di Sassari, che è il comune con la maggior superficie olivicola della Sardegna, famosa per la “sua cinta olivetata”, e la cui latitanza da queste iniziative è senza spiegazione.
Camminata tra gli Olivi che, nel tempo, ha cambiato fisionomia e sta coinvolgendo sempre più i territori, con una sensibilizzazione della popolazione su temi importanti per tutta la collettività.
Ecco perché partecipare era ed è importante.
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