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GALTELLI’ – Appello alla pace dell’Associazione-Istituto “Demetrio Marco De Luca”

Angelo Rojch: "Ad aprile 2024 nell'antico borgo baroniese si terrà il secondo incontro mondiale per il dialogo, la pace e la fratellanza tra i popoli"

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Di Paqujto Farina

GALTELLI’ > L’Associazione-Istituto per l’Umanità e la Pace Demetrio Marco De Luca, in risposta ai gravi e numerosi conflitti in atto nel mondo, in particolare allo scontro russo-ucraino e israelo-Hamas, si fa portavoce dalla Sardegna (Galtellí), crocevia tra Europa e Mediterraneo come definito a Nuoro da Giorgio La Pira, di un fervente appello.

 

L’Associazione-Istituto invita tutte le culture religiose e laiche a partecipare, nell’aprile del 2024, al secondo incontro mondiale per inaugurare un nuovo capitolo di dialogo per la pace e la fratellanza tra i popoli, al fine di risolvere i conflitti che devastano sia i vinti sia i presunti vincitori, in risposta ai gravi e numerosi conflitti in atto nel mondo.

 

Il sodalizio si propone di attuare il programma di iniziative discusse col presidente della Fondazione, Angelo Rojch (nel riquadro della foto) e ha, tra gli obiettivi, quello di affermare i grandi valori umani, antropologici, culturali e religiosi espressi nel mondo dal prof. De Luca.

 

“L’eredità è costituita da alti valori umani quali il rispetto della dignità delle persone, della libertà, della democrazia, della fratellanza, della non discriminazione delle minoranze culturali e religiose, in quanto siamo tutti figli dello stesso Dio, dunque fratelli” -ha dichiarato Rojch.

 

“È sulla fratellanza e sull’uguaglianza che si fonda il dialogo tra diverse culture, religiose e laiche, che ispira la multiculturalità; idea che il prof. De Luca ha sostenuto per cinquant’anni.

In memoria dell’impegno pacifista, a cui De Luca ha dedicato la vita, l’istituto invita i rappresentanti e i responsabili di tutte le culture religiose e laiche, in Sardegna, in Europa e nel mondo, ad un atto di coraggio, a non esitare nell’adottare un’azione socio-culturale-antropologica forte e pertinente nel nome del Dio unico.”

 

L’azione è rivolta ai soggetti coinvolti nei conflitti, auspicando l’immediata instaurazione di un dialogo diretto e un tavolo permanente di confronto.

 

“L’unica forza che potrebbe disinnescare i cannoni sta nel dialogo tra culture religiose e istituzioni, unite da un comune denominatore di valori, capaci di influenzare le coscienze e le decisioni dei grandi della terra” -ha proseguito Rojch.

“In questo momento storico turbolento, è essenziale rievocare i valori e le idee del contributo del Prof. De Luca; dalla dichiarazione “Nostra Aetate” del Concilio Vaticano Secondo, all’incontro di Assisi, passando per il primo incontro mondiale delle culture religiose svoltosi nel 2013 a Galtellí, intitolato “Siamo tutti fratelli”, fino all’evento di Torum, in Polonia, in sintonia con 71 università cattoliche e laiche.”

 

Di particolare importanza sono stati gli incontri guidati da Papa Francesco, che hanno marcato la storia e la profezia nel cammino della fratellanza sotto l’egida di un Dio unico, sia al Cairo in Egitto, presso la più prestigiosa Università islamica, sia a Dubai, dove questi valori sono stati riconosciuti dall’ONU, con una giornata dedicata alla fratellanza umana.

 

“Con questo spirito, proprio dal “Cristo de los Milagros” di Galtellì, animato da un comune denominatore, come affermato nell’evento del 2013 a Galtelli, tutte le culture religiose, dall’Ebraismo all’Islam e all’Ortodossia, sono chiamate in questo momento critico a sostenere con preghiere e iniziative congiunte le straordinarie testimonianze di Papa Francesco, accompagnate da un incontro preparatorio in Sardegna e a Roma.

Incontro sulla linea del dialogo tra culture religiose diverse e istituzioni, in sintonia con la Carta dei diritti sociali del 1950, che richiama la convenzione sui diritti umani.

Lo scontro russo-ucraino, il conflitto israelo-Hamas e le oltre 150 guerre attuali nel mondo, ci spingono a cercare nelle culture religiose una risposta di pace.

Dalla Sardegna, crocevia tra Europa e Mediterraneo come definito da Giorgio La Pira, si muove il nostro grido.

In questo momento storico turbolento, è essenziale rievocare i valori e le idee del contributo del Prof. De Luca.

In linea con l’Enciclica Nostra Aetate e l’incontro di Assisi, nel 2013 a Galtellí venne celebrato il primo incontro mondiale delle culture religiose intitolato “Siamo tutti fratelli” e ancora di piú l’evento di Torun, in Polonia, in sintonia con 71 università cattoliche e laiche”- ha concluso Rojch

 

 

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