Hanno ucciso un cavallo e la sua testa è stata fatta trovare sul sedile posteriore di un escavatore. Una modalità di intimidazione mafiosa molto nota da quando Francis Ford Coppola la realizzò per il film “Il Padrino” con Marlon Brando e Al Pacino.
La orribile scena si è presentata ad un imprenditore edile di Altofonte nella sua abitazione di Poggio San Francesco, nel Palermitano. La vittima ha presentato regolare denuncia ai carabinieri di Monreale, che indagano sull’atto intimidatorio in perfetto stile mafioso.
Degli sconosciuti si sono introdotti nottetempo nel terreno antistante la casa di proprietà dell’imprenditore e hanno massacrato un cavallo e anche una mucca gravida. Successivamente all’equino è stata mozzata la testa.
L’imprenditore, molto conosciuto e benvoluto nel suo paese, ha svolto spesso lavori per conto del Comune e agli inquirenti ha dichiarato di non ver mai ricevuto nessun tipo di minacce o avvertimenti. Con un comunicato stampa l’amministrazione ha espresso ferma condanna per l’accaduto e solidarietà per la vittima dell’incredibile gesto.
La famosa scena è una delle più iconiche del capolavoro di Coppola.
In maniera davvero magistrale, riprende il produttore cinematografico Jack Woltz che, non volendo addivenire ad una richiesta di Don Vito Corleone (dare al figlioccio Jonny Fontane una parte in un film) al risveglio scopre dentro il letto la testa del suo cavallo preferito.