OLBIA > Per nessuna altro personaggio al mondo era più appropriato il detto “vale tanto oro quanto pesa”; anche se fu proprio lui ad interrompere la tradizione secondo cui ogni anno gli veniva corrisposto tanto oro, platino e diamanti uguale al suo peso.
Karim Aga Khan è morto nel tardo pomeriggio di ieri, martedì 4 febbraio, a Lisbona in Portogallo, la nazione che, insieme al Regno Unito, gli aveva riconosciuto la cittadinanza per i suoi indiscussi meriti imprenditoriali.
La notizia della sua morte è stata data ufficialmente dal network Aga Khan development.
“Sua Altezza il principe Karim Al-Hussaini Aga Khan IV, 49° Iman ereditario dei musulmani sciiti ismailiti e diretto discendente di Maometto (pace sia con lui) è deceduto pacificamente a Lisbona il 4 febbraio 2025, all’età di 88 anni, circondato dalla sua famiglia”.
L’annuncio funebre è subito rimbalzato in tutto il mondo e il Consorzio Costa Smeralda ha subito diffuso un comunicato, tanto laconico quanto significativo: “Non abbiamo parole. Solo una: grazie”
Il principe ismaelita lascia quattro figli, diversi nipoti e un patrimonio stimato in circa 13 miliardi di dollari.
“Mentre onoriamo l’eredità del nostro fondatore – si legge ancora nel comunicato ufficiale – continuiamo a lavorare con i nostri partner per migliorare la vita degli individui e delle comunità in tutto il mondo, come lui desiderava, indipendentemente dalle loro appartenenze religiose o origini.”
Ma se al mondo esiste un luogo ben specifico per ricondurre il suo nome, o meglio la sua vita avventurosa e ricca di successi, quello è la Costa Smeralda, paradiso del jet set mondiale e sua autentica creatura, che fece sorgere dal nulla dopo averla sorvolata a fine degli anni ’50 con un jet privato e rimanendone totalmente affascinato.
“Ho girato in tutto il mondo eppure non avevo mai visto luoghi altrettanto attraenti come quelli”, scriverà poco dopo aver visitato per la prima volta il nordest della Sardegna.