Per il latte ovino si annunciano prezzi record, grazie alla cifra massima del Pecorino Romano Dop che a febbraio ha raggiunto 14,05 euro al Kg, con un aumento del 41% rispetto allo stesso periodo del 2022. L’importo del latte di pecora, pagato agli allevatori, infatti si aggira, nelle cooperative tra 1,70 e 1,90 euro con punte di due euro al litro.
Tore Piana, del Centro Studi Agricoli afferma: “i primi dati raccolti evidenziano che quest’anno in Sardegna ci sarà un leggero calo delle produzioni di latte ovino e dai calcoli fatti si ipotizza un calo del 10/12 % attestandosi sui 224 milioni di litri di latte, rispetto al 2022, mentre i prezzi alti del formaggio Pecorino Romano Dop hanno indotto tutti i caseifici a orientarsi principalmente sul questa produzione, che nelle proiezioni del Csa, ha un incremento del 7% rispetto alla stagione scorsa 2022, raggiungendo il quantitativo di 349.000 quintali leggermente superiore alla stagione 2021”.
Dai primi dati della chiusura dei bilanci dello scorso anno si evidenzia che quasi tutte le cooperative del settore avranno una chiusura che oscillerà tra 1,70 e 1,90 euro al litro latte.
Ma le notizie per il futuro non sono molto buone: “Con la Pac che è entrata in vigore dall’1 gennaio sino al 2027, il comparto ovicaprino è stato fortemente penalizzato dalla possibilità di accedere a fondamentali finanziamenti: si pensi all’esclusione dagli ecoschemi degli ovini o alla riduzione dei titoli nei terreni destinati a pascolo cespugliato che passa dal 30 al 70% in meno – continua Tore Piana – vi è l’urgente necessità di modificare la Pac e riallineare la pastorizia sarda al pari degli altri allevamenti”.