CAGLIARI > Granchio blu: la Regione è pronta ad intervenire.
Convocata dal Presidente della 4^ Commissione, Giuseppe Talanas, la seduta si è svolta in seduta congiunta con la 5^, presieduta da Piero Maieli, per analizzare il problema con l’audizione degli Assessori regionali dell’Agricoltura, Valeria Satta e dell’Ambiente, Marco Porcu e della Facoltà di Veterinaria di Sassari e delle varie associazioni di categoria presenti: Copagri, Lega Coop, Agci e la cooperativa pescatori “Il Risveglio” di Orosei.
Oltre a fare una drammatica fotografia della situazione attuale, si è evidenziata l’urgenza di intervenire con il ristoro dei danni ai pescatori.
Il Presidente della 4^ Commissione, Giuseppe Talanas, ha preso atto dello stato di fatto e ha concordato sull’urgenza di intervenire a favore del settore.
“Bisogna intervenire subito per risarcire sia chi ha subito danni materiali nelle attrezzature di pesca, ma anche chi ha subito riduzione del fatturato, a causa della drastica riduzione del pescato -ha affermato Talanas-. Nei prossimi giorni presenteremo una proposta di legge per il ristoro dei danni”.
“La Regione è pronta a varare misure di sostegno a favore dei pescatori danneggiati dalla proliferazione del granchio blu nelle lagune della Sardegna” -ha dichiarato l’assessora all’Agricoltura Valeria Satta, intervenuta in audizione con il collega dell’Ambiente Marco Porcu-. Ci muoveremo di concerto con il Governo che ha appena messo a punto la bozza del decreto legge che destinerà al settore della pesca circa 13 milioni di euro. Ai 2,9 milioni già stanziati per la cattura massiva e lo smaltimento dei granchi si aggiungono altri 10 milioni per l’acquisto di attrezzature di protezione degli impianti di molluschicoltura dai granchi e strumenti di contenimento della specie invasiva. Sono previsti anche dei fondi per la ricostituzione delle imprese danneggiate”.
Per Giacomo Contu e Francesco Picchereddu, presidente e vice presidente della coop pescatori Il Risveglio di Orosei che ha sollecitato l’incontro in Regione, “il granchio blu è diventata una vera piaga; nelle nostre lagune non è rimasto più niente, i granchi si sono mangiati tutto: orate, spigole, cozze, vongole, ostriche. Anche le nostre attrezzature sono ormai inservibili. Questa specie è apparsa per la prima volta in maniera moderata nell’anno 2020. Nel 2021 e 2022 è progressivamente proliferata. Quest’anno -hanno sottolineato Contu e Picchereddu- ha completamente invaso le nostre acque in concessione”.
Dal rapporto dell’Agris dell’agosto 2023, risulta le acque di Orosei sono le più infestate della Sardegna con 800 kg giornalieri di catture accidentali di granchio blu e ormai da molti mesi i soci della cooperativa di Orosei, con le loro famiglie, sono privi del reddito che da sempre rappresenta la loro principale fonte di sostentamento.
“Danni ingenti che -secondo le associazioni di categoria- vanno immediatamente indennizzati, per permettere alle cooperative di pescatori di andare avanti. I fondi per lo smaltimento e per il contenimento dell’emergenza non bastano per aiutare i lavoratori, occorre prevedere un ristoro”.
Lo hanno chiesto tutti i rappresentanti dei pescatori: Paolo Ninniri (Copagri), Mauro Steri (Lega Coop) e Luigi Carmelo Pisu (Agci).
“Le misure del Governo vanno bene ma sono fatte per il Veneto e la Lombardia dove le cooperative hanno già smaltito quantità industriali di granchi e possono emettere le fatture per essere rimborsati. In Sardegna la situazione è diversa – ha detto Mauro Steri – non c’è attività di smaltimento. Chi ha subito danni deve essere risarcito”. Ipotesi su cui hanno concordato Talanas e Maieli.
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