CAGLIARI – Grazie al miglioramento delle condizioni meteo, oggi si sono potute fare le prime stime dei danni provocati dall’intensa ondata di maltempo che ha devastato l’Isola nei giorni scorsi.
Coldiretti Sardegna chiede venga immediatamente dichiarato lo stato di calamità naturale. Animali morti, colture andate distrutte, in particolare carciofaie, erbai a mollo, serre allagate, strade rurali e recinzioni divelte. Ma non è che un primo bilancio sulla situazione nelle campagne della Sardegna all’indomani del passaggio del ciclone Blas. Nei giorni a venire si potrà dettagliare con maggiore precisione l’entità delle perdite e dei danneggiamenti a livello strutturale.
“Oltre ai centri abitati a pagare il prezzo più alto è ancora una volta l’agricoltura a causa di un clima sempre più tropicale – si legge nella nota diffusa dall’associazione di categoria-. Nel giro di pochi giorni si è passati da un prolungato periodo di siccità (6 mesi) a una serie di bombe d’acqua che hanno fatto registrare, in alcune zone del sud Sardegna, un quarto delle medie annuali di pioggia.”
Sale il conto dei danni provocati all’agricoltura durante il 2021 che fa segnare in Italia il record di eventi estremi da quando sono iniziate le rilevazioni. Ieri a pagare il prezzo più alto è stato il centro Sardegna nel comprensorio di Siniscola e in particolare a Lodè dove la furia dell’acqua ha travolto e ammazzato anche delle pecore, oltre a erbai, strade rurali e recinzioni. Danni anche nel Nord Sardegna, con la bomba d’acqua che ha colpito Monti, che ha coinvolto anche qualche strada rurale.”
“Colpiti anche il Sarrabus, l’Oristanese, e a macchia di leopardo anche altri territori. Perdite che si sommano a quelle già pesanti di domenica scorsa che avevano interessato diverse serre e campi di carciofi della parte sud Orientale dell’Isola, da Capoterra e Sarroch fino ai diversi Comuni del Sulcis.”
“La Regione Sardegna deve dichiarare lo stato di calamità naturale garantendo immediati ristori alle aziende agricole che hanno effettivamente subito danni – afferma il presidente regionale di Coldiretti, Battista Cualbu -. Interventi che per essere tali devono essere mirati e celeri, altrimenti si tratta di intenti e ulteriori perdite di tempo ed illusioni per le aziende agricole già martoriate dalle numerose calamità che si manifestano nel corso dell’anno”. (ANSA)