GERGEI > Due persone sono state fermate per il brutale omicidio di Massimo Deidda, l’allevatore di 63 anni trovato morto lunedì sera poco dopo le 21,oo nel suo terreno in contrada Aureddus.
Si tratta di due allevatori di circa 50 e 30 anni, padre e figlio.
A quanto pare, i due fermati hanno avuto l’ennesima violenta lite con la vittima, per problemi legati al pascolo del bestiame e a qualche sconfinamento. Ma la discussione è degenerata. Padre e figlio avrebbero aggredito il 63enne colpendolo ripetutamente, anche alla testa, con un bastone. L’uomo non avrebbe fatto nemmeno in tempo ad accennare una reazione o una fuga.
A far scattare l’allarme sono stati i familiari della vittima. Sul posto sono poi arrivati i carabinieri che in breve tempo, anche grazie ad alcuni testimoni che avrebbero assistito alla lite, hanno subito imboccato la pista giusta. I due sono stati rintracciati a casa e, dopo un passaggio in caserma, sono stati trasferiti nel carcere cagliaritano di Uta.
“Gergei è addolorata, incredula, triste e molto arrabbiata”. Così all’ANSA il sindaco Rossano Zedda. “Conoscevo il povero Massi – commenta – Il nostro paese non merita tutto questo, non merita di essere ricordata così, merita serenità. Siamo vicini ai parenti e agli amici di Massimo, condanniamo senza se e senza ma quanto accaduto”. (Ansa)